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CONSELVE - Un collaboratore scolastico ha un arresto cardiaco a scuola, lo salvano due insegnanti che praticano il massaggio cardiaco in attesa dell’ambulanza e del medico. Ora è in ospedale, ma sta meglio. É accaduto alla media Niccolò Tommaseo di Conselve, grazie alla prontezza e al sangue freddo di due professori.
IL FATTO
Il fatto è capitato lunedì mattina poco prima delle 8. Gli studenti erano ancora fuori dall’istituto, che è anche sede della dirigenza, quando il sessantenne collaboratore scolastico della Tommaseo, residente in un comune del Conselvano, si è sentito male all’improvviso. «Stavamo salendo le scale e appena arrivati al primo piano abbiamo visto il bidello cercare appoggio ad un tavolo e poi accasciarsi a terra», racconta una insegnante. «Subito gli siamo corsi incontro e mentre l’altro collega chiamava i soccorsi, allertando il 118, ho iniziato a praticare il massaggio cardiaco. Per me era la prima volta, dopo aver svolto i corsi di primo soccorso, che si sono rivelati davvero preziosi». Sono stati attimi concitati, durante i quali i due insegnanti si sono alternati alle operazioni di soccorso del malcapitato, che aveva anche perso conoscenza. «Devo dire che dal 118 l’operatore è stato molto professionale e capace nel darci le indicazioni sul comportamento da tenere. I minuti trascorsi sono stati pochi, ma davvero interminabili».
I SOCCORSI
Intanto dall’ospedale di Conselve, che dista solo poche centinaia di metri, è arrivata l’ambulanza con l’infermiere che ha poi proseguito le operazioni di rianimazione e dal nosocomio di Schiavonia è arrivata anche l’automedica. Gli studenti sono stati fatti restare fuori dalla scuola prudenzialmente. Il sessantenne una volta stabilizzato è stato portato al pronto soccorso: sembra che le sue condizioni siano migliorate già in serata. Dovrà comunque restare in osservazione qualche giorno, ma certamente l’intervento pronto e professionale degli insegnanti della Tommaseo è stato fondamentale.
«Era la prima volta per tutti e due, però il fatto di aver svolto il corso di primo soccorso con le opportune manovre è stato senz’altro utile, così come è stata provvidenziale la guida a distanza dell’operatore del 118», conclude l’insegnante confessando di essere molto scossa e di non aver chiuso occhio tra lunedì e martedì, seppure sollevata dalle positive notizie arrivate da Schiavonia.
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Il Gazzettino