Un apprezzamento di troppo alla moglie: tenta di investire il rivale in amore

Un apprezzamento di troppo alla moglie: tenta di investire il rivale in amore
CONSELVE - Sembra sia stato un apprezzamento di troppo rivolto alla moglie di un suo connazionale ad accendere gli animi. Da lì a poco si è scatenato l'inferno....

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CONSELVE - Sembra sia stato un apprezzamento di troppo rivolto alla moglie di un suo connazionale ad accendere gli animi. Da lì a poco si è scatenato l'inferno. Nei guai è finito l'operaio G.H., 54 anni, di nazionale romena.

L'agguato è scattato fuori da un bar del centro. Ad avere la peggio è stato un cinquantaduenne che stava facendo una tranquilla passeggiata in bicicletta. G.H. è sceso dalla sua auto e l'ha affrontato. Impegnava un nunchaku, arma diffusa nell'Asia orientale, costituita da due bastoni uniti da una catena o una corda. Poche parole, poi l'operaio ha tentato di colpire alla testa il rivale. La vittima è riuscita a schivare il colpo ed è rimasto ferito alla spalla. Poi è scappato prima che il quadro della situazione diventasse drammatico. L'aggressore in auto l'ha inseguito per le strade del centro tentando anche di investirlo. Alla fine il malcapitato è riuscito a mettersi in salvo e a chiamare il 112. Poco dopo si è presentato in caserma raccontando l'intera vicenda e formalizzando la denuncia nei confronti del connazionale. Agli investigatori dell'Arma avrebbe anche riferito che l'operaio era visibilmente ubriaco.
A fine serata, a mente fredda, G.H. ha forse capito di averla combinata grossa e a sua volta si è recato in caserma a Conselve. I militari dell'Arma, dopo averlo ascoltato, hanno avuto l'intuizione di perquisire la sua Audi. L'uomo aveva occultato nell'abitacolo una pistola scacciacani con 37 munizioni a salve, una riproduzione di una pistola Beretta a gas, due bombolette spray anti aggressione, un martello da muratore e appunto il nunchaku con il quale poche ore prima aveva aggredito il connazionale.
A quel punto I carabinieri, sotto la supervisione del tenente colonnello Marco Turrini, comandante della Compagnia di Abano, sono andati a controllare anche la sua sua abitazione. E qui sono stati rinvenuti un'accetta e un machete. Tutto l'arsenale in uso a G.H. è stato sequestrato.

Il cinquantaquattrenne, che fino all'altro giorno risultava sconosciuto alle forze dell'ordine, è stato denunciato a piede libero per porto di armi e oggetti atti ad offendere, minacce e percosse.
c.arc. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino