VENEZIA - Connessione o ossessione? L’Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, indaga oggi intorno al mondo di Internet. A considerare il web un...
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Da una parte, c’è chi giudica Internet un diritto: il 48%, la maggioranza relativa, è su questa posizione. Dall’altra parte, il 45% che giudica il web uno strumento non fondamentale. L’altra ripartizione, poi, è quella tra gli utilizzatori. Negli anni, infatti, abbiamo assistito all’incremento netto dei connessi quotidiani ai danni dei non connessi. Se i non internauti erano l’83% nel 2000, oggi si riducono al 35%. Quanti invece navigano tutti i giorni sono saliti dal 4% al 43% in 14 anni. Ulteriore motivo di divisione è poi il possesso o meno di smartphone e tablet: oggi, è il 42% degli intervistati a dichiarare di possederne uno. La quota sale all’86% tra gli under 25 e al 78% tra le persone tra i 25 e i 34 anni, mentre tra gli over-65 crolla all’8%.
La divisione generazionale che abbiamo appena osservato possiamo ritrovarla anche in altri comportamenti o atteggiamenti. Tra gli under 25, il 64% giudica internet un diritto, l’85% lo usa tutti i giorni. Se consideriamo i giovani tra i 25 e i 34 anni, poi, il 67% ritiene internet un diritto, il 74% si connette quotidianamente. Anche tra le persone tra i 35 e i 44 anni le percentuali di chi considera internet un diritto (53%) e si connette tutti i giorni (54%) si mantengono sopra la soglia della maggioranza assoluta, mentre nelle fasce più adulte o anziane questa non viene più raggiunta. In particolare, se guardiamo agli over 65, vediamo che una quota minoritaria (29%) giudica internet un diritto; solo uno su dieci si connette quotidianamente.
Il Gazzettino