CISON DI VALMARINO (TREVISO) - Uccisi mentre cercavano di scappare. Lei trafitta al torace e alla schiena, chiusa in un angolo fra due muri, senz'altra via di fuga. Lui...
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Bisogna trovare l'arma del delitto, che secondo gli inquirenti potrebbe essere appunto una, il che farebbe declinare al singolare anche la responsabilità della mattanza: un solo assassino per due vittime. Dicono che dev'essere qualcosa di appuntito ma anche di contundente, come un pugnale utilizzato ora verso la lama e ora verso l'impugnatura, oppure un ferro da cantiere, capace di squarciare e pure di pestare, magari uno di quelli rimasti dopo i lavori di ristrutturazione del rustico in pietra, che sta in mezzo fra l'abitazione con l'ex bar e il recinto degli animali.
L'orario del delitto viene collocato fra le 5 e qualcosa, l'orario in cui la figlia Katiuscia è uscita per andare al lavoro, e le 10-10.30, l'orario in cui la fornaia Luigina è passata a lasciare il sacchetto del pane, ha suonato il claxon e, non ottenendo risposta, ha lasciato la consegna all'ingresso. La 69enne era uscita per dare da mangiare alle galline e alle pecore, tanto da essere vestita con un giubbotto, quand'è stata aggredita, ha provato a mettersi in salvo, è stata inseguita, non ha più avuto scampo. Le sue grida avrebbero richiamato Loris, che in quel momento (presumibilmente la mattina presto) si trovava in casa, forse in bagno o in camera dato che era a torso nudo, quand'è corso fuori, il 72enne si è trovato faccia a faccia con il killer ed è stato ammazzato a sua volta, ruzzolando a pancia in giù...
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Il Gazzettino