Lega, i consiglieri veneti "spaccati" per il congresso

Roberto Marcato
VENEZIA - Congresso della Lega-Liga Veneta, a palazzo Ferro Fini la candidatura dell'ex sottosegretario trevigiano Franco Manzato rischia di avvantaggiare il commissario...

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VENEZIA - Congresso della Lega-Liga Veneta, a palazzo Ferro Fini la candidatura dell'ex sottosegretario trevigiano Franco Manzato rischia di avvantaggiare il commissario uscente Alberto Stefani nel caso in cui l'assessore Roberto Marcato si ritiri dalla competizione. Il chi-sta-con-chi al momento vede 17 consiglieri regionali con Marcato, 11 con Stefani, 3 con Manzato. Ma se i candidati dovessero restare solo due, ossia Stefani e Manzato, in parecchi si sposterebbero sul primo, il giovane deputato sindaco di Borgoricco.


AL FERRO FINI
In consiglio regionale i delegati di diritto al congresso del partito sarebbero 34 ma Stefano Valdegamberi e Fabiano Barbisan non possono votare perché fanno parte del Gruppo Misto, mentre di Fabrizio Boron si attende il pronunciamento del consiglio federale, che si è riunito venerdì scorso, sul ricorso presentato contro l'espulsione dal partito (quello del consigliere comunale di Albignasego Massimiliano Bertazzolo è stato respinto). La maggioranza dei regionali aveva deciso quasi naturalmente, in maniera scontata, di appoggiare l'assessore allo Sviluppo economico, ma se la scelta dovesse essere tra il commissario uscente e l'ex sottosegretario, se ne avvantaggerebbe il primo. A sentire RadioLega gli schieramenti a Palazzo sarebbero i seguenti: con Stefani Giulio Centenaro, Simona Bisaglia, Silvia Rizzotto, Filippo Rigo, Marco Zecchinato, Stefano Giacomin, Silvia Maino, Marco Dolfin, Nicola Finco, Giuseppe Pan, Laura Cestari. Con Manzato Enrico Corsi, Gianpiero Possamai, Boron (ma anche Barbisan). Con Marcato Luciano Sandonà, che però potrebbe appoggiare Manzato se l'assessore si ritirasse. Idem Elisa Cavinato. Nettamente con Marcato tutti gli altri, da Roberto Ciambetti ad Alberto Villanova, Nazzareno Gerolimetto, Roberta Vianello, Gabriele Michieletto, Milena Cecchetto, Stefano Valdegamberi (se potesse votare). Ma si sta profilando anche un gruppo Marcato/Stefani, cioè sostegno al commissario se l'assessore non sarà della partita - o alla peggio scheda bianca - che vede Sonia Brescacin, Roberto Bet, Francesca Scatto, Alessandra Sponda, Marzio Favero. E pure il governatore Luca Zaia. Ovviamente per Marcato va contato il voto del diretto interessato. Sempre, ovviamente, se si candiderà.


I PARLAMENTARI
Più facile la "conta" tra i parlamentari. Gli 8 voti sulla carta per Stefani (oltre all'interessato) sono quelli di Mara Bizzotto, Paolo Tosato, Andrea Ostellari, Massimo Bitonci, Gianangelo Bof, Arianna Lazzarini. Ci sarebbe anche Lorenzo Fontana, ma il presidente della Camera, per quanto vicesegretario federale della Lega e delegato di diritto, non intende essere coinvolto nella vicenda congressuale preferendo mantenere il profilo istituzionale da terza carica dello Stato. Per Marcato Erika Stefani. Per Manzato Giorgia Andreuzza, Dimitri Coin, Ingrid Bisa, Erik Pretto. Dei quattro europarlamentari, con Stefani sono Paolo Borchia e Paola Ghidoni, con Manzato Toni Da Re, "neutrale" tra Marcato e Stefani Rosanna Conte.


GLI SCENARI


Premesso che ha staccato il telefono venerdì e cioè appena saputo che molti di quelli che lo sostenevano avevano deciso di stare con Manzato, gli scenari per Marcato sono quattro: 1) conferma la candidatura (correre per contarsi? con la certezza di ripetere a livello regionale quel che è successo a Treviso con il partito spaccato in tre tronconi?); 2) si ritira e appoggia Manzato (cioè stare dalla parte di chi doveva sostenerlo e a un certo punto l'ha piantato?); 3) si ritira e appoggia Stefani (ma allora dovrà giustificare la battaglia che ha fatto fino ad oggi al commissario); 4) si ritira e basta (e anche in questo caso dovrà dare una spiegazione). La "pausa di riflessione" dell'assessore regionale dovrebbe finire oggi, anche perché domani notte - per la precisione alle 8 di mercoledì mattina - scade il termine per presentare le candidature sottoscritte da almeno 60 delegati. E mentre Stefani continua a pubblicare sui social il suo programma a puntate (ieri ha parlato del notiziario mensile per illustrare "i risultati raggiunti dai nostri sindaci, consiglieri e assessori regionali, parlamentari e membri del Governo ed esponenti dell'Europarlamento"), l'ex sottosegretario Manzato tace. I "suoi" assicurano: «Parlerà al momento debito». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino