Via il patrocinio di Palazzo Chigi, resta solo quello del ministero della Famiglia. Dopo giorni di polemiche è questa la soluzione sul Congresso mondiale delle...
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LA QUESTIONE DEL LOGO. DIFFIDA ARRIVATA: VIA IL MARCHIO DI PALAZZO CHIGI
Il patrocinio del governo, ha spiegato Conte su Facebook, «è stato concesso dal Ministro Lorenzo Fontana, di sua iniziativa, nell'ambito delle sue proprie prerogative, senza il mio personale coinvolgimento né quello collegiale del Governo. All'esito di un'approfondita istruttoria e dopo un'attenta valutazione dei molteplici profili coinvolti, ho comunicato al Ministro Fontana la opportunità che il riferimento alla Presidenza del Consiglio sia eliminato e gli ho rappresentato le ragioni di questa scelta».
«Abbiamo ricevuto la diffida ad utilizzare il marchio di Palazzo Chigi proprio ora. Il cambio del logo è in corso e in più siamo orgogliosi di annunciare il Patrocinio della Regione Friuli Venezia Giulia». Lo hanno dichiarato Antonio Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vicepresidente del XIII Congresso Mondiale delle Famiglie che si terrà a Verona dal 29 al 31 marzo 2019.
FEDRIGA:, ANDRÒ A VERONA, PATROCINIO DA FVG
«Non solo andrò come presidente al congresso di Verona per la famiglia, ma la Regione Friuli Venezia Giulia darà il patrocinio, perché io penso che la tutela della famiglia e soprattutto dei bambini, che sono la parte più debole sia fondamentale».
SALVINI PRESENTE
A Verona, nel weekend tra il 29 e il 31 marzo, andrà anche Matteo Salvini. «Io vado a Verona per difendere la famiglia composta da mamma e papà». Così il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, commenta la richiesta M5S di ritiro del patrocinio della presidenza del Consiglio al Congresso delle famiglie di Verona. E Conte puntualizza che «ovviamente ciascun esponente del governo sarà libero» di andare, «esprimendo le proprie convinzioni».
M5S E LEGA, DUE POSIZIONI OPPOSTE
Dal palco di Verona è destinata a emergere la frattura tra M5s e Lega sui temi legati alla famiglia. Conte ricorda che il 'contratto' di governo gialloverde non prende posizione: le due linee diverse non sembrano destinate, in questo senso, ad avere ripercussioni sull'esecutivo. Ma il premier prende le distanze da posizioni estremiste. «Tuteliamo con la massima attenzione ed energia la famiglia fondata sul matrimonio» ma questo non può «in alcun modo compromettere il riconoscimento giuridico e la piena legittimazione delle unioni civili e delle diverse forme di convivenze basate su vincoli di natura affettiva». Una presa di posizione che fa esultare il M5s, con Francesca Businarolo, ma anche il Pd, con Giuditta Pini: «Abbiamo vinto», dichiarano entrambe. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino