Padova. Configliachi, è guerra di perizie per stabilire il valore della vendita

Il Comune ha già un preliminare da 966 mila euro per acquistare il fronte-strada. L'Ipab vuole vendere il resto per 3 milioni, troppo per la Provincia

L'area San Carlo all'Arcella
PADOVA - Rischiano di allungarsi i tempi per la riqualificazione dell'ex Configliachi all'Arcella e ora è guerra di perizie tra l'Ipab e la Provincia. Lo scorso...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PADOVA - Rischiano di allungarsi i tempi per la riqualificazione dell'ex Configliachi all'Arcella e ora è guerra di perizie tra l'Ipab e la Provincia. Lo scorso 4 ottobre, la Regione ha autorizzato l'istituto Configliachi all'alienazione della vecchia sede della casa di riposo di via Reni. Una vendita finalizzata al risanamento delle perdite di esercizio dall'anno 2014 all'anno 2019 e agli interventi di manutenzione straordinaria degli immobili e degli impianti. Lo scorso aprile l'Ipab, dopo aver sottoposto a perizia l'immobile (la perizia di stima asseverata è stata rilasciata dall'ingegner Fabio Murar), aveva infatti chiesto l'autorizzazione ad alienare la struttura per un importo pari a euro 3.996.000 euro.

La divisione degli spazi

L'immobile, però, sarà diviso in due lotti. Il primo da 966.000 per il quale il Comune di Padova ha già firmato un contratto preliminare, contempla solamente la parte vincolata della struttura, ovvero la facciata razionalista che risale alla fine degli anni Trenta e la retrostante villa settecentesca. Il secondo, dal valore di 3.030.000, sul quale la Provincia ha avanzato una manifestazione d'interesse (è intenzionata a realizzare in via Reni la nuova sede del Marchesi) comprende il resto della proprietà, che è composta dai fabbricati che risalgono agli anni Cinquanta. Ma, proprio sul valore da corrispondere all'Ente per il secondo lotto, ad avanzare qualche perplessità è palazzo Santo Stefano. «Noi siamo intenzionati ad acquistare l'immobile - ha spiegato ieri il consigliere provinciale con delega all'Edilizia scolastica Alessandro Bisato - Prima di procedere all'acquisto, però, abbiamo ritenuto opportuno affidarci all'Agenzia delle entrate per un'ulteriore perizia».

Dubbi sul valore

Anche se Bisato non lo dice direttamente, i tecnici della Provincia ritengono che la cifra richiesta dall'Ipab sia superiore al valore effettivo dello stabile. Per questo si è optato per la controperizia. Chi invece è pronto all'acquisto è il Comune. «Noi abbiamo già proceduto con la nostra perizia e il prezzo richiesto ci risulta congruo - ha detto, l'assessore alla Cultura Andrea Colasio - in virtù di questo, già entro la fine dell'anno siamo pronti ad andare al rogito».

Il futuro

Ma che cosa sarà realizzato negli immobili acquistati da palazzo Moroni? Secondo i progetti di palazzo Moroni, nell'area che è pronta a cedere l'Ipab sono previsti al piano terra circa 415 mq per servizi bibliotecari, una caffetteria di circa 140 mq e laboratori e atelier di circa 300 mq, al primo livello ulteriori 315 mq saranno destinati alla didattica e alta formazione (i gestori del Pedrocchi dovrebbero realizzare una scuola di alta cucina) circa 480 mq per spazi di coworking, al secondo livello infine, spazi per uffici e alloggi da destinare a residenze artistiche per circa 90 mq. L'intervento riguarderà anche gli spazi aperti pertinenziali per un totale di circa 1.000 mq dove dovrebbe trovare posto un grande plateatico. A finanziare il recupero dell'ex casa di riposo sarà il cosiddetto Pinqua (Piano innovativo nazionale per la qualità dell'abitare), un piano per riqualificazione della zona di San Carlo e che, da solo, vale 15 milioni di euro. Fondi che serviranno per la sistemazione la sede dell'ex Coni all'Arcella e, appunto, del Configliachi. Parte integrante del rilancio dell'area è anche il recupero dell'area Valli davanti alla chiesa di San Carlo. Area che, ormai un anno fa, è stata acquisita da palazzo Moroni grazie ad uno stanziamento da 1,5 milioni di euro. Stanziamento che consentirà di trasformare questo terreno in un parco urbano che creerà una ricucitura tra la parrocchia di San Carlo e piazza Azzurri d'Italia.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino