VITTORIO VENETO - Confessioni al mercato del lunedì. Succede a Vittorio Veneto (Treviso). Non solo compere e chiacchiere con gli amici tra i banchi degli ambulanti, ma da...
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L'IDEAIeri, primo giorno, qualcuno incuriosito dai cartelli che segnalavano la possibilità di confessarsi è entrato a casa San Raffaele e al Piccolo Rifugio. E si è accostato al sacramento. L'idea di portare questa iniziativa in città è maturata ai parroci vittoriesi in primavera. «In congrega (incontro a cui partecipano tutti i parroci della città ndr) abbiamo ragionato e discusso sul sacramento della confessione. Pensando alle parole di papa Francesco nell'enciclica Evangelii Gaudium, in cui si dice di ripensare alle modalità e agli orari andando incontro alle esigenze della vita moderna, c'è chi ha fatto la proposta di mettersi a disposizione, per la confessione, nel giorno del mercato. E insieme abbiamo valutato opportuno dare questa possibilità ogni lunedì» prosegue don Michele.
I PRECEDENTINon è questa la prima volta che una simile iniziativa viene attuata nella diocesi di Vittorio Veneto. In occasione dei mercati settimanali, ogni mercoledì è possibile accostarsi alla confessione a Oderzo, il giovedì a Sacile (comune che fa parte della diocesi vittoriese ndr) e il venerdì nella chiesa di San Rocco a Conegliano. «Sia a Sacile sia a Conegliano funziona molto bene perché la tradizione è ormai consolidata» riporta il sacerdote. A Vittorio Veneto, sede vescovile, sbarca per la prima volta, suscitando curiosità. Ogni lunedì di mercato ci si può confessare dalle 9 alle 11.30 in ben due posti vicini alle bancarelle: al Piccolo Rifugio, lungo il viale della Vittoria, e a casa San Raffaele in via Fogazzaro, posto un po' defilato rispetto ai banchi. Nella cappella del Piccolo Rifugio si alterneranno monsignor Ermanno Crestani, già parroco di Serravalle, e don Giuseppe Da Dalto, fino allo scorso mese assistente religioso in ospedale a Vittorio Veneto, mentre a casa San Raffaele ci sarà don Lorenzo Marigo e al bisogno i parroci vittoriesi. «Inizialmente avevamo pensato solo a casa San Raffaele, poi abbiamo voluto anche il Piccolo Rifugio (casa che accoglie persone con disabilità ndr), dando così l'occasione a chi si recherà in cappella per la confessione anche di conoscere meglio questa realtà o semplicemente avere l'occasione per entrare» prosegue don Michele.
AIUTO TECNOLOGICOQuanto alla confessione, il sacerdote rileva: «L'abitudine a confessarsi è ormai sparita, tra i giovani e gli adulti. Resiste in occasioni, come quelle fornite dal catechismo». Un parroco della diocesi di Vittorio Veneto, don Ezio Segat, per molti anni a Revine Lago, ora Cavolano (Sacile), ha invitato nel foglietto parrocchiale a prenotare la confessione via email. «Un modo per concordare un appuntamento osserva don Michele -, come lo può essere al telefono o via WhatsApp, ma l'incontro per la celebrazione del sacramento della confessione deve essere reale, non virtuale». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino