FRIULI VENEZIA GIULIA - Confcooperative Fvg: 261 milioni di euro in salari, oltre 15 mila addetti. È l’ammontare complessivo dei salari erogati dalle cooperative...
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Regge bene la crisi
«Nel suo complesso la cooperazione non ha subito i drammatici cali dell’occupazione che hanno invece colpito quasi tutti i settori negli ultimi anni: la cooperazione si è rivelata un reale strumento economico antici-ciclico. Tuttavia è vero che, oggi, ha fermato e, in parte, invertito una crescita occupazionale che l’aveva caratterizzata sin dagli anni Novanta» commenta il presidente di Confcooperative Fvg, Giuseppe Graffi Brunoro. Pesa sulle cooperative, infatti, la costante erosione dei margini in un comparto che, spesso, opera a sua volta come fornitore di servizi o come partner industriale di altre imprese o di amministrazioni pubbliche.
Per Confcooperative Fvg, però, vi sono ampi margini per ripartire sostenendo in particolare l’occupazione di giovani e donne: «Le istituzioni dovranno innanzitutto promuovere, per “agganciare” la debole ripresa, gli start up in settori innovativi e l’autoimprenditorialità femminile in cooperativa. Qui si può creare davvero molta occupazione dando anche una risposta in termini di inclusione nel mercato del lavoro alle due categorie sociali che hanno più subito il colpo della crisi» dice Graffi Brunoro.
«Importante far conoscere e far utilizzare gli strumenti che permettono il workers buyout attraverso la formula cooperativa, in caso di crisi aziendale e di difficoltà nella transizione generazionale: ci sono tanti casi di successo in cui la scelta dell’opzione cooperative, in queste situazioni, ha consentito di salvare l’impresa. Servirebbe più coraggio di clienti, fornitori, banche e, forse, anche Istituzioni per credere nella capacità di queste nascenti cooperative di continuare l’attività d’impresa».
In alcuni settori i salari incidono in maniera preponderante: sono il 57,8 per cento del fatturato tra le cooperative sociali e il 54,6 per cento tra quelle di produzione e lavoro. «Ma questo non è un punto di debolezza, anzi: la cooperazione ha nella creazione di occupazione uno dei suoi obiettivi principali. Le cooperative pongono al centro delle proprie finalità il lavoro, nel rispetto della dignità di ciascuno».
Ogni impresa ha una media di 30 addetti
I risultati dell’indagine congiunturale fatta a gennaio 2018 su un panel di cooperative aderenti a Confcooperative evidenziano un generale rafforzamento della ripresa economica ma delineano prospettive ancora stazionarie sul futuro dell’occupazione per i prossimi mesi. In media ogni impresa cooperativa regionale ha 30 addetti in organico. I lavoratori extracomunitari sono il 7 per cento del totale. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino