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CONEGLIANO - Sono stati identificati tutti i ragazzi che compaiono nel video dei rapper Sultan e Weezy, girato tra il Biscione e i capannoni abbandonati dell’area ex Zanussi. Pubblicato su Youtube venerdì, in poche ore ha ottenuto migliaia di visualizzazioni, anche quelle della polizia che ha immediatamente avviato le indagini. Il primo atto è stato identificare tutti i ragazzi, protagonisti e comparse, che appaiono nel videoclip tra droga, coltelli, insulti e provocazioni proprio alla polizia. Molti sono facce note alle forze dell’ordine. Al vaglio anche la posizione della persona che ha girato il video, utilizzando pure un drone. E il Biscione e l’area ex Zanussi si confermano, se ce ne fosse stato bisogno, punti neri della città caratterizzati da degrado e attività illecite. Una prima rogna per il neo rieletto sindaco Fabio Chies. «Non è una questione di sicurezza – afferma – ma culturale. E riguarda tutto il Paese, tante altre città, non solo Conegliano». Non è il primo video di questo tipo girato in quell’area: nel precedente compariva una pistola, poi risultata essere giocattolo. E non è nemmeno il primo girato a Conegliano dal rapper Sultan: in altri è riconoscibile la zona stadio, anche questa oggetto tempo fa di un’operazione antidroga delle forze dell’ordine. Forse non tutti sono giovani residenti a Conegliano, sicuramente qualcuno ha frequentato e sta frequentando le scuole in città.
LE INDAGINI
«Se ne stanno occupando le forze dell’ordine – dice Chies – Risponderanno di quello che hanno fatto.
I CONTROLLI
Nel centro abitato di Conegliano, particolari verifiche sono state svolte nella zona della stazione ferroviaria, delle corriere e del Biscione. Dei 25 soggetti sottoposti a vari obblighi (arresti domiciliari, misure alternative alla detenzione, misure di prevenzione) controllati nel corso della serata, è stato denunciato a piede libero un pluripregiudicato, controllato proprio al Biscione, in compagnia di altri soggetti gravati da pregiudizi, in violazione della misura della sorveglianza speciale con divieto di soggiorno, emesso a suo carico dal Tribunale di Venezia. Nel corso dei servizi di monitoraggio della circolazione stradale (controllati 98 autoveicoli ed identificate 130 persone) è stato fermato un automobilista che aveva occultato nei vestiti 4 grammi di hashish. Gli è stata anche ritirata la patente. Inoltre sono state elevate ulteriori otto contravvenzioni al codice della strada con il ritiro di due patenti di guida. Sono stati controllati una decina di esercizi pubblici, senza rilevare violazioni di sorta. A Codognè è stato arrestato un 43enne, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Udine, che dovrà permanere per alcuni mesi agli arresti domiciliari per possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, reato commesso in provincia di Udine nel 2018.
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