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CONEGLIANO - È stata costretta ad esporre sulle vetrine del proprio centro massaggi un cartello rosso con scritto bene in grande e in modo inequivocabile: “noi facciamo solo massaggi, no sesso, nessun extra”. Accade in via Da Vinci, dove da circa un anno è operativo il Centro massaggi Chanatda Thai, gestito da una signora di origini thailandesi, specializzata appunto in massaggi. Il problema è stato che diversi uomini hanno equivocato, associando il termine “massaggi” a prestazioni di carattere sessuale. Niente di più falso, solo che, specie nei primi tempi di apertura del centro massaggi, in diversi suonavano al campanello o telefonavano per fissare un appuntamento per attività che nulla avevano a che vedere con il massaggio thailandese.
LA DECISIONE
«Entravano convinti che noi facessimo altro – spiega la titolare – e faticavamo non poco a convincerli del contrario.
LA MISSIONE
Come si legge nel sito web del Chanatda Thai, l’attività è stata avviata dalla signora Chanatda, che ha coinvolto anche la sua famiglia. La missione è quella di offrire ai clienti il massimo del relax e del benessere attraverso tecniche di massaggio tradizionali thailandesi, eseguite da professionisti altamente qualificati. «Il nostro obiettivo è quello di far sentire i nostri clienti come se fossero in Thailandia, anche se si trovano a Conegliano». Purtroppo spesso le prestazioni di sesso a pagamento utilizzano come “paravento” proprio i centri massaggio, danneggiando anche di conseguenza quelle attività che svolgono il loro lavoro in modo onesto e trasparente. A fine novembre 2023, ad esempio, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Venezia avevano eseguito, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia, una misura cautelare personale degli arresti domiciliari e un decreto di sequestro preventivo, emessi dal Gip del capoluogo veneziano, nei confronti di due soggetti (un italiano e una cinese) nonché di due centri massaggi, a Musile di Piave (VE) e Oderzo, in quanto ritenuti adibiti a case di prostituzione. Nei medesimi erano state trovate giovani donne asiatiche in abiti succinti, molte delle quali clandestine.
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