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CONEGLIANO - La solidarietà dei clienti e quella dei politici. E la speranza che le scuse di due degli autori del pestaggio di domenica scorsa al Caffè Teatro siano sincere fino in fondo. «Ma la giustizia dovrà ugualmente fare il suo corso» hanno precisato ieri in piazza Cima gli esponenti del centrodestra che hanno portato la loro solidarietà alla famiglia Boscarato, che da trent’anni gestisce il Caffè Teatro. Sui suoi tavolini, e su alcuni clienti, si è sfogata domenica scorsa la ferocia di un gruppo di ragazzi che hanno lasciato sul posto sangue e paura. Paura non solo di ciò che è avvenuto, ma la possibilità che accada di nuovo. Poco dopo le 10.30, dal gazebo della Lega installato ai piedi della Gradinata degli Alpini, big e militanti del partito sono saliti in piazza Cima per portare conforto ai titolari del “Teatro” e al tempo stesso trascorrere qualche momento di relax.
LE REAZIONI
A tenere banco è stata la lettera aperta firmata da due degli aggressori che hanno chiesto scusa alla città. Un pentimento di cui gli esponenti politici presenti in piazza Cima hanno preso atto sostenendo che l’iter giudiziario dovrà fare il suo corso: «Il perdono cristiano si riconosce a tutti, il perdono giudiziale è un’altra cosa – ha detto il commissario coneglianese della Lega Roberto Bet – Credo che una pena esemplare farebbe capire a chi volesse tornare qui a fare caos che Conegliano è una città in cui bisogna venire con grande rispetto e attenzione alla sicurezza, che è uno dei temi principali della nostra agenda». Bet, di professione avvocato, spera «che il procuratore applichi il massimo delle fattispecie previste per comportamenti come quelli che si sono visti domenica, ma siccome gli autori del gesto sono incensurati avranno la pena sospesa.
IL SUGGERIMENTO
Cosa può fare un ente pubblico per arginare fenomeni violenti? Ha voce in capitolo Maurizio Tondato, ex dirigente della polizia locale a Conegliano ed ex comandante dei vigili urbani a Treviso, ora impegnato a coordinare il “cantiere delle idee” del Carroccio: «È necessario che tutte le forze dell’ordine, coordinate dalla prefettura o da un soggetto terzo, garantiscano una presenza più costante di personale appiedato. Non è sufficiente avere le pattuglie che girano con i mezzi di servizio, in particolare nei luoghi più sensibili». Per avere maggiori risorse umane a disposizione, suggerisce Tondato, «serve una riorganizzazione nel comando, “liberando” gli agenti da compiti meramente amministrativi che possono essere evasi da altri uffici pubblici».
IL FLASH MOB
Sulla sicurezza si è incentrato anche il flash mob contro la violenza urbana organizzato da Fratelli d’Italia: davanti al teatro Accademia, big del partito capitanati dal senatore Luca De Carlo hanno srotolato un grande striscione che recitava: «Grazie al Pd e al M5S le nostre piazze teatri di violenza. Basta tagli alle forze dell’ordine». Il giorno prima, il leader coneglianese di FdI Lorenzo Burgio ha incontrato il commissario prefettizio Antonello Roccoberton, il quale «ci ha dato ampie garanzie – spiega Burgio – che i tavoli sulla pubblica sicurezza che ha avuto in settimana con le forze dell’ordine e con il prefetto non tarderanno a produrre effetti benefici sul territorio coneglianese. Già da questo fine settimana verranno ripristinati i controlli di quartiere e implementati gli organici delle forze dell’ordine. Anche la pulizia di parchi e parcheggi e il servizio di derattizzazione verranno tenuti più sotto controllo».
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Il Gazzettino