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VILLORBA - Affitta il suo appartamento alle prostitute per arrotondare la pensione. Un affare che a un 62enne è costato la condanna a un anno e 8 mesi di carcere, pena sospesa. Così ha deciso il giudice al termine del rito abbreviato che vedeva un villorbese alla sbarra con l'accusa di favoreggiamento della prostituzione per aver affittato alle lucciole un appartamento di sua proprietà, trasformato in un'alcova a luci rosse in cui le lavoratrici del sesso esercitavano la loro professione. La rendita fruttava al pensionato circa 4.500 euro al mese, con cui rimpinguava abbondantemente la pensione. Peccato che la legge vieti questo tipo di attività commerciale. Così l'uomo, pizzicato grazie ai vicini che avevano notato un insolito via vai, è finito nei guai.
IL MECCANISMO
Secondo le indagini il 62enne avrebbe architettato tutto per integrare il suo reddito da pensione.
SEGRETO SVELATO
L'alcova sarebbe stata attiva dal 2020 ma a marzo del 2022 erano arrivate diverse segnalazioni dai residenti sullo strano giro di persone che frequentavano l'abitazione a ogni ora del giorno e della notte. I clienti erano dei più diversi, dagli operai ai pensionati, dagli impiegati ai giovani, prevalentemente del luogo, che erano a caccia di emozioni forti. Una volta avuta la certezza che quello era in effetti un bordello i carabinieri hanno effettuato un blitz nell'appartamento, beccando anche diverse prostitute intente nelle loro prestazioni. Il 62enne era finito quindi a giudizio, difeso dall'avvocato Giuseppe Antoniazzi. Il pm aveva chiesto la condanna a 2 anni e 8 mesi di carcere, ma il giudice ha optato per una pena più lieve. La difesa ha già annunciato il ricorso in Appello.
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Il Gazzettino