Condannato per mafia esce dal carcere e minaccia la ex: «Ti brucio con l'acido». Arrestato per stalking

Il giudice gli aveva concesso di trascorre i weekend col figlio nel luogo dove vive l'ex compagna

Condannato per mafia esce dal carcere e minaccia la ex
VERONA - E' uscito dal carcere dopo una condanna per mafia, ma è stato nuovamente arrestato per stalking nei confronti dell'ex compagna. A finire in manette un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

VERONA - E' uscito dal carcere dopo una condanna per mafia, ma è stato nuovamente arrestato per stalking nei confronti dell'ex compagna. A finire in manette un 44enne crotonese domiciliato a Verona, che a fine settembre dell'anno scorso era stato sottoposto alla libertà vigilata per la durata di un anno dopo aver espiato una condanna decennale per reati di mafia nell'ambito del processo Aemilia contro la 'ndrangheta.

Inoltre il giudice gli aveva concesso l'autorizzazione a trascorrere il weekend col figlio minorenne nel luogo dove vive l'ex compagna, una donna trentenne, nel Reggiano. E proprio in questa circostanza, secondo gli inquirenti, l'uomo si sarebbe reso responsabile di una serie di gravi condotte persecutorie. La donna lo ha denunciato ai carabinieri e la Procura di Reggio Emilia ha chiesto e ottenuto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

Il provvedimento è stato eseguito dai militari  di Verona assieme ai colleghi della compagnia di Guastalla. Stando a quanto raccontato dalla vittima e quanto documentato dagli inquirenti, lui l'ha minacciata diverse volte perché le non voleva riallacciare la relazione. «Tu sei mia, devi morire con me» oppure «non permetterà a nessun uomo di stare vicino a te» e ancora «non ho ho niente da perdere, qualunque uomo ti avvicina, lo ridurrò a muoversi in carrozzina», tra le frasi pronunciate. Inoltre la pedinava e l'offendeva anche davanti ad altre persone, sputandole addosso, dicendole «se non torni con me ti brucio con l'acido». E, stando a quanto ricostruito dagli investigatori, già nel periodo di detenzione le inviava numerose lettere di gelosia, oltre a telefonate minacciose.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino