Concorso pubblico in Comune per un posto da funzionario: tutti bocciati

Un concorso pubblico
SILEA - La corsa a un posto di responsabile amministrativo in Comune si chiude con un nulla di fatto. I 16 candidati in lizza nell'ultimo bando dedicato alla categoria D,...

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SILEA - La corsa a un posto di responsabile amministrativo in Comune si chiude con un nulla di fatto. I 16 candidati in lizza nell'ultimo bando dedicato alla categoria D, laureati per ruolo da funzionario, sono stati tutti bocciati agli scritti. E di conseguenza non si è nemmeno arrivati a organizzare l'esame orale. Il dato è eclatante. Oltre a questo, poi, c'è il problema concreto del municipio che per ora paradossalmente non riesce ad assumere.

IL QUADRO
Il posto pubblico non fa più gola come una volta. Molti enti provano a portare un proprio contributo originale. La Provincia di Treviso, ad esempio, ha appena previsto un nuovo titolo di preferenza per le donne incinte (in caso di parità di punteggio hanno la precedenza). Nella stessa Silea per le assunzioni in Comune viene presa in considerazione pure una valutazione psicologica. Prima di tutto, però, bisogna trovare persone che siano disponibili e che abbiano le necessarie competenze. E a quanto pare oggi non è affatto semplice. «Per quanto riguarda la categoria D ci ritroviamo con una graduatoria con risultato zero - allarga le braccia Rossella Cendron, sindaco di Silea - le cose sono andate un po' meglio nella categoria C (i tecnici, ndr), anche se anche qui siamo scesi da 25 candidati a 3 arrivati all'esame orale». Non a caso la stessa Cendron aveva lanciato un grido d'allarme nel corso dell'ultima assemblea dei sindaci andata in scena al Sant'Artemio: «Roma, abbiamo un problema significativo». Si guarda al governo anche perché a livello locale non ci sono troppe leve da poter muovere.

IL FUTURO


Una novità potrebbe però arrivare dai nuovi concorsi unici per il personale dei Comuni annunciati dalla stessa Provincia. Fino ad ora l'ente ha attivato concorsi per coprire le proprie esigenze, mettendo poi le graduatorie anche a disposizione dei municipi. D'ora in poi, invece, attraverso l'albo degli idonei, il Sant'Artemio procederà con le selezioni indipendentemente dal fatto che debba coprire o meno un proprio posto. «Ma rispetto al fatto che non si presentino candidati, possiamo fare poco ha già chiarito il presidente Stefano Marcon l'indirizzo è di sgravare i Comuni, specialmente quelli più piccoli, dell'onere di organizzare un concorso, facendolo fare alla Provincia. Non ci possono però essere garanzie di partecipazione». «È un allarme diffuso rispetto al quale tutti stiamo pagando dazio perché c'è poca partecipazione, specialmente in alcuni ambiti, e magari con una professionalità forse non proprio al top ha concluso è evidente che oggi l'appetibilità del posto pubblico è scesa rispetto al passato».

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Il Gazzettino