Padova. Concorso per il Consiglio regionale, si presentano in 200: «Attira il posto pubblico»

Padova, concorso della Regione
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PADOVA - Meno della metà dei 500 iscritti si è presentata ieri mattina all'hotel Crowne Plaza per il concorsone bandito dal Consiglio regionale del Veneto. Sei i posti da impiegato in palio per quello che è stato il primo concorso pubblico in mezzo secolo di vita di Palazzo Ferro Fini. Equa la spartizione dei candidati tra uomini e donne, tendenzialmente alta l'età medi, i più vari gli impieghi da cui provengono. Segno che, nonostante tutto, quello del posto fisso nel settore pubblico resta un richiamo allettante per molti. Quello di ieri è stato l'appuntamento con la prova scritta, tre ore per rispondere a dieci domande aperte su temi che spaziavano tra diritto, bilancio, programmazione, trasformazione digitale. Tra i duecento pronti a mettersi alla prova c'erano impiegati, estetiste, segretarie, commessi, studenti, disoccupati, persino un assessore vicentino. Tutti arrivavano dal Veneto: chi da Padova, chi da Venezia, alcuni da Treviso e altri da Vicenza.

«Io mi appello alla fortuna, alla fine è una parte preponderante in questo tipo di concorsi, anche se hai studiato spesso non basta» commenta Denise, 32enne della Giudecca che lavora in un centro estetico, arrivata ieri insieme al 50enne Franco, del Lido, e a Lucia, anche lei 50enne in trasferta da Castelfranco. Nonostante gli scongiuri, i piccoli riti scaramantici e le chiacchiere per smorzare la tensione, il mantra della maggior parte dei candidati è però uno: «Spero che nessuno venga a sapere che sono qui, ufficialmente sono in malattia dal lavoro». Un escamotage adottato da moltissimi, pur di riuscire a presenziare. «I tempi sono stati molto ristretti tra la pubblicazione del bando e gli appelli, non è stato facile incastrare tutto - commenta Marina, di Chioggia - Io ho un indeterminato, ma mi guardo attorno perché non potrò fare tutta la vita questo lavoro».


«Il posto pubblico attira, come l'idea di avere uno stipendio fisso - aggiunge Benedetta, a casa dopo un periodo di lavoro nel privato -, sto provando vari concorsi e c'è tanta competizione, ma ci si prova». Si tratta di posizioni per assistenti agli organi consiliari, da inquadrare nella posizione economica C1, che significa uno stipendio annuo lordo pari a 21.392,87 euro, più un'indennità di comparto di 549,60 euro e la tredicesima. Due posti saranno riservati a chi già lavora a tempo determinato per il Consiglio. 

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Il Gazzettino