Accademia dei Concordi e Comune siglano la pace, biblioteca salva

Da sinistra il sindaco Edoardo Gaffeo e il presidente Giovanni Boniolo con il ritratto di Alvise Pisani
ROVIGO - Nuovo accordo all’insegna dell’armonia e della continuità tra Accademia dei Concordi e Comune. A mettere fine ai litigi tra l’amministrazione e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROVIGO - Nuovo accordo all’insegna dell’armonia e della continuità tra Accademia dei Concordi e Comune. A mettere fine ai litigi tra l’amministrazione e l’ente privato che storicamente gestisce la biblioteca della città, un documento, siglato ieri mattina, nella Sala mappe del prestigioso ente culturale, che sancisce nero su bianco l’inserimento in bilancio comunale del contributo destinato all’Accademia.

 
Secondo il contratto Gnocchi che dal 1836 disciplina i rapporti giuridici tra i due enti, i beni della biblioteca sono in comproprietà con il Comune, obbligato a versare ai Concordi un contributo annuale tra i 300mila e i 350mila euro per la copertura di circa il 50% delle spese dell’Accademia. La cifra dovuta, però, non compariva tra le voci del bilancio e dunque in passato messa puntualmente in bilico dalla salute delle casse comunali. Nel 2014 il meccanismo si era infatti improvvisamente inceppato. L’Accademia, in seguito alle insolvenze e ritardi del Comune, aveva annunciato il pericolo di chiusura della biblioteca, in quanto in difficoltà a pagare gli stipendi ai dipendenti e aveva inviato all’ente pubblico un decreto ingiuntivo relativo alle insolvenze risalenti addirittura al 2011. A difesa della biblioteca erano scesi in piazza un centinaio di persone, preoccupati di fronte all’ipotesi di vedere la città perdere il prestigioso ente.
L’Accademia per conto della Provincia, infatti, è referente del Servizio bibliotecario provinciale e garantisce la catalogazione dei libri delle biblioteche comunali e la digitalizzazione di documenti rari e antichi. Un patrimonio librario che ammonta a circa 300mila volumi. Fino all’anno scorso, la chiusura era stata scongiurata da somme a singhiozzo versate da Palazzo Nodari, con la promessa di una revisione dell’accordo, arrivata proprio ieri.
«Si suggella - ha detto il presidente dell’Accademia. Giovanni Boniolo - una rinnovata armonia, nel segno di una continuità progettuale che sempre ha legato questi due enti». «Un passaggio tecnico, quello dell’inserimento in bilancio del contributo destinato all’Accademia - ha spiegato il sindaco Edoardo Gaffeo - che ha una valenza di natura strategica fondamentale. È stata chiarita dal punto di vista normativo l’interpretazione di un rapporto che risale a tanti anni fa e questo consentirà di lavorare nella massima serenità, per riuscire a mettere in campo una serie di progettualità importanti tra amministrazione comunale e Accademia. Progettualità che riguardano sicuramente la gestione dell’immenso e straordinario patrimonio comune che questi due enti condividono, ma anche iniziative su cui stiamo lavorando».
Un legame prezioso e una ritrovata armonia che darà uno slancio positivo alla crescita culturale della città, anche secondo l’assessore alla Cultura Roberto Tovo e il vice presidente del consiglio d’amministrazione dell’Accademia, Diego Crivellari. «La sigla dell’accordo interpretativo sulla gestione della comproprietà - ha aggiunto Tovo - è in realtà il primo passo della condivisione di una progettualità in ambito culturale e è il riconoscimento reciproco dei rispettivi ruoli».
A sancire la collaborazione tra le parti, la collocazione da parte dell’Accademia nell’ufficio del vicesindaco di uno storico dipinto della Quadreria accademico-comunale. «L’opera scelta, il “Ritratto del doge Alvise Pisani di Bartolomeo Nazzari”, è particolarmente significativa - ha spiegato il vice presidente dell’Accademia, Pierluigi Bagatin - la cui rappresentazione si giustifica col fatto che fu il doge Alvise Pisani a interessarsi affinché il Senato della Serenissima approvasse l’ordinamento della Concordiana stessa, di cui il doge divenne in seguito il prorettore».

Il dipinto è datato tra il 1739 e il 1741 e simboleggia, non a caso, “la rinascita dell’Accademia dei Concordi”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino