ROVIGO - Nuovo accordo all’insegna dell’armonia e della continuità tra Accademia dei Concordi e Comune. A mettere fine ai litigi tra l’amministrazione e...
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Secondo il contratto Gnocchi che dal 1836 disciplina i rapporti giuridici tra i due enti, i beni della biblioteca sono in comproprietà con il Comune, obbligato a versare ai Concordi un contributo annuale tra i 300mila e i 350mila euro per la copertura di circa il 50% delle spese dell’Accademia. La cifra dovuta, però, non compariva tra le voci del bilancio e dunque in passato messa puntualmente in bilico dalla salute delle casse comunali. Nel 2014 il meccanismo si era infatti improvvisamente inceppato. L’Accademia, in seguito alle insolvenze e ritardi del Comune, aveva annunciato il pericolo di chiusura della biblioteca, in quanto in difficoltà a pagare gli stipendi ai dipendenti e aveva inviato all’ente pubblico un decreto ingiuntivo relativo alle insolvenze risalenti addirittura al 2011. A difesa della biblioteca erano scesi in piazza un centinaio di persone, preoccupati di fronte all’ipotesi di vedere la città perdere il prestigioso ente.
L’Accademia per conto della Provincia, infatti, è referente del Servizio bibliotecario provinciale e garantisce la catalogazione dei libri delle biblioteche comunali e la digitalizzazione di documenti rari e antichi. Un patrimonio librario che ammonta a circa 300mila volumi. Fino all’anno scorso, la chiusura era stata scongiurata da somme a singhiozzo versate da Palazzo Nodari, con la promessa di una revisione dell’accordo, arrivata proprio ieri.
«Si suggella - ha detto il presidente dell’Accademia. Giovanni Boniolo - una rinnovata armonia, nel segno di una continuità progettuale che sempre ha legato questi due enti». «Un passaggio tecnico, quello dell’inserimento in bilancio del contributo destinato all’Accademia - ha spiegato il sindaco Edoardo Gaffeo - che ha una valenza di natura strategica fondamentale. È stata chiarita dal punto di vista normativo l’interpretazione di un rapporto che risale a tanti anni fa e questo consentirà di lavorare nella massima serenità, per riuscire a mettere in campo una serie di progettualità importanti tra amministrazione comunale e Accademia. Progettualità che riguardano sicuramente la gestione dell’immenso e straordinario patrimonio comune che questi due enti condividono, ma anche iniziative su cui stiamo lavorando».
Un legame prezioso e una ritrovata armonia che darà uno slancio positivo alla crescita culturale della città, anche secondo l’assessore alla Cultura Roberto Tovo e il vice presidente del consiglio d’amministrazione dell’Accademia, Diego Crivellari. «La sigla dell’accordo interpretativo sulla gestione della comproprietà - ha aggiunto Tovo - è in realtà il primo passo della condivisione di una progettualità in ambito culturale e è il riconoscimento reciproco dei rispettivi ruoli».
A sancire la collaborazione tra le parti, la collocazione da parte dell’Accademia nell’ufficio del vicesindaco di uno storico dipinto della Quadreria accademico-comunale. «L’opera scelta, il “Ritratto del doge Alvise Pisani di Bartolomeo Nazzari”, è particolarmente significativa - ha spiegato il vice presidente dell’Accademia, Pierluigi Bagatin - la cui rappresentazione si giustifica col fatto che fu il doge Alvise Pisani a interessarsi affinché il Senato della Serenissima approvasse l’ordinamento della Concordiana stessa, di cui il doge divenne in seguito il prorettore».
Il dipinto è datato tra il 1739 e il 1741 e simboleggia, non a caso, “la rinascita dell’Accademia dei Concordi”. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino