Concessioni balneari, Zaia: «Difenderò i nostri imprenditori, giuste le regole ma servono tutele»

Il presidente Luca Zaia e la spiaggia di Caorle
CAORLE (VENEZIA) - «Finché le concessioni balneari saranno in mano agli imprenditori del nostro territorio il sistema funzionerà. Se andranno ad altri, non...

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CAORLE (VENEZIA) - «Finché le concessioni balneari saranno in mano agli imprenditori del nostro territorio il sistema funzionerà. Se andranno ad altri, non sappiamo chi siano e ciò mi inquieta». È preoccupato il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, sul futuro del comparto balneare e le probabili gare europee per la gestione degli stabilimenti. Zaia, intervenendo ieri al taglio del nastro della 52. edizione della Fiera dell'Alto Adriatico di Caorle, la prima fiera italiana del 2023 dedicata al comparto turistico, ha sottolineato come i «balneari si siano spaccati la schiena e abbiano investito in un ambiente che fino a pochi decenni fa era palude da bonificare. Questa gente ha creduto nel proprio territorio, ha fatto investimenti e sacrifici. Giusto mettere delle regole, ma questi imprenditori vanno tutelati. Non nascondo però anche l'inquietudine di non sapere in che mani potrebbero andare gli stabilimenti. Cercherò in tutti i modi di difendere le istanze di questi imprenditori perché sono stati loro a creare e contraddistinguere l'offerta balneare di qualità della costa veneta, che oggi ha un volume d'affari più alto anche del distretto di Rimini e Riccione».

I DATI
Quanto ai dati turistici, «nei primi nove mesi del 2022 - ha ricordato il governatore - abbiamo raggiunto i 57,9 milioni di pernottamenti, una quota decisamente superiore allo stesso periodo del 2021 (43,9) e una differenza di 4,8 milioni rispetto al 2019 (62,7), anno record in termini di arrivi e presenze. Il 40% del totale delle presenze nel periodo gennaio-settembre è rappresentato dalle destinazioni balneari. La Costa Veneta, infatti, fa da traino all'intero comparto anche in termini di fatturato, registrando un valore aggiunto pari a 4,4 miliardi di euro, uno dei valori più alti, a livello di aggregazione territoriale, nel Paese. Con questi numeri possiamo dire con orgoglio che siamo la Riviera d'Italia».

IL GIRO
Alla cerimonia inaugurale della Fiera dell'Alto Adriatico, evento organizzato al PalaExpoMar da Venezia Expomar Caorle, Associazione Jesolana Albergatori, comuni di Caorle e Jesolo, il presidente Zaia ha sottolineato poi l'impegno della Regione per portare a Caorle, il prossimo 24 maggio, una tappa del Giro d'Italia. Ieri in uno stand della Fiera si poteva ammirare il Trofeo senza fine, la coppa che verrà consegnata al vincitore del Giro.

RICCHEZZA


La Fiera dell'Alto Adriatico, anticipata di diverse settimane rispetto al passato, proseguirà fino a mercoledì. 116 gli espositori per oltre 300 marchi rappresentati, dislocati su un'area espositiva di 3.300 metri quadrati. Oggi alle 11 Federalberghi Veneto ha organizzato l'appuntamento Turismo, Alberghi: siamo sempre i numeri 1?. Con il presidente dell'associazione, Massimiliano Schiavon, ci sarà Antonio Preiti di Sociometrica, società che in un recente studio ha calcolato il valore aggiunto, ovvero la ricchezza collettiva creata dal turismo in ogni comune italiano: Roma si posiziona al primo posto con 7,6 miliardi di euro, seguita da Milano e Venezia, che supera Firenze. Sorprendentemente, altri tre comuni veneti - Jesolo, San Michele al Tagliamento (con la spiaggia di Bibione) e Cavallino-Treporti - si collocano tutti nella Top 10 della classifica. Il che porta il Veneto, primo in Italia, ad avere 4 comuni fra i primi 10 per creazione di ricchezza nel turismo e 7 nei primi 20 con Caorle, Verona e Lazise.
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Il Gazzettino