Addio a Mario Bosco, aveva 99 anni e fu un pioniere del boom economico

La prima officina Ford della provincia di Belluno
BELLUNO - Se n’è andato un pioniere del boom economico, quando l’Italia cominciò a viaggiare in auto. Si è spento infatti, all’età di...

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BELLUNO - Se n’è andato un pioniere del boom economico, quando l’Italia cominciò a viaggiare in auto. Si è spento infatti, all’età di 99 anni, Mario Bosco, titolare della storica concessionaria Ford, nota come Eucar con sede in via Tiziano Vecelli. Ne traccia un ricordo Francesco Carraro che con lui guidò la concessionaria per 17 anni.  «Il Bellunese ha perso una delle figure imprenditoriali più rappresentative tra i pionieri dell’epopea del boom delle automobili - afferma Carraro -. Mario Bosco, classe 1924, nonostante una laurea in medicina, all’inizio degli anni Sessanta decise di aprire una concessionaria Ford che avrebbe cambiato la vita di molte persone». 


«CON LUI PER 17 ANNI»
Tra le vite cambiate anche quella di Francesco Carraro, fondatore poi dell’omonima concessionaria. 
«Era il 1965 - ricorda - quando Mario, con il suo forte piglio imprenditoriale e una visione per gli affari spiccata per quei tempi, mi coinvolse proponendomi di diventare subagente per il Cadore. Accettai, come feci anche quando venni chiamato a Belluno per prendere le redini della storica sede della concessionaria Eucar, situata in via Tiziano Vecellio. Azienda che guidammo per 17 anni in società, crescendo sull’onda del boom economico dell’epoca».
Erano gli anni dove nomi come Anglia, Cortina, Taunus, Escort e Capri dominavano il mondo dell’automobile, e dove l’epica Fiesta diventò l’emblema di un’epoca felice. I motori ruggivano in officina, e l’olio esausto veniva bruciato nei bidoni di lamiera per tenere caldo il locale. Mario Bosco e Francesco Carraro erano una coppia affiatata, stimata nel mondo delle concessionarie d’auto. 


VERSO LA MERCEDES
Nel 1976, Francesco Carraro, di origini cadorine, decise di mettersi in proprio tanto che oggi è titolare delle diverse concessionarie Mercedes-Benz. «Le nostre strade si separarono, non la nostra amicizia. Anzi, per me Mario era sempre il ‘dottor Bosco’, di cui riconoscevo autorità e carisma. Onesto, di parola, con uno stile d’altri tempi e molto riservato, di lui ricordo i giudizi sagaci che esprimeva in molte occasioni». Proprio per rispettare la sua riservatezza, la famiglia ha voluto celebrare il funerale in forma strettamente privata. 


IMPRONTA NELLA STORIA
Deceduto il 25 ottobre, all’età di 99 anni, Mario Bosco è appartenuto a quella schiera di imprenditori che con il loro lavoro e il loro fiuto per gli affari hanno creato posti di lavoro contribuendo allo sviluppo dell’economia bellunese nel Dopoguerra. 


«L’ultima volta che ci siamo visti, un mese fa - conclude Carraro -, nella sua casa di Belluno, abbiamo condiviso tanti ricordi. Mario lascia un’impronta indelebile nella storia di Belluno». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino