Antonello Venditti e Francesco De Gregori: i due giganti arrivano a Treviso

Antonello Venditti e Francesco De Gregori: i due giganti arrivano a Treviso
Un incipit folgorante, con quel «bomba o non bomba, noi arriveremo a Roma» che scalderà subito il cuore del pubblico. Impossibile non cantare insieme in quel...

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Un incipit folgorante, con quel «bomba o non bomba, noi arriveremo a Roma» che scalderà subito il cuore del pubblico. Impossibile non cantare insieme in quel viaggio emozionante tra pezzi che hanno segnato la storia della musica italiana: Alice, Sara, Notte prima degli Esami, Santa Lucia, Pablo, La donna Cannone, Leva calcistica del 68, Buffalo Bill, Segno dei pesci, Questo mondo di ladri, Roma Capoccia, Generale...

Venditti e De Gregori in concerto insieme

Due giganti al prezzo di uno. Antonello Venditti e Francesco De Gregori, domani sera all'Arena della Marca, a Villorba, riannoderanno i fili di una storia iniziata 50 anni fa, quando, poco più che ventenni, iniziarono a scrivere le loro prime canzoni insieme durante un viaggio in Ungheria. Per arrivare al comune esordio discografico con Theorius Campus dove Antonello incide Roma Capoccia, subito grandissimo successo, e Francesco Signora Aquilone. Un disco che sancì per entrambi l'inizio del proprio percorso artistico.


Ma Venditti & De Gregori, slittato dal 18 luglio a domani causa covid (De Gregori era positivo) e poi atteso all'Arena di Verona il 5 ottobre, non sarà una rimpatriata fra due ex compagni di scuola degli anni 70. I due artisti, infatti, prendono saldamente in mano le redini di una trentina di canzoni scritte nell'arco di 5 decenni per scaraventarle, con pieno diritto, nella scena di oggi. Due grandi musicisti che non si curano dell'anagrafe e della nostalgia, ma che si immergono nel senso e nel suono del nostro tempo grazie a testi sempre attuali e all'energia musicale che producono con una band perfettamente amalgamata.


La potenza del concerto sta qui, in quei brani che almeno una volta nella vita sono state cantati da tutti e che domani tutti intoneranno con loro. E soprattutto nelle voci di due vecchi soci che si mescolano, si contrastano, scherzano. E si divertono insieme. Coppia da sogno per molti e improbabile per altri, Antonello e Francesco hanno avuto «carriere parallele ma siamo stati allattati dallo stesso latte - hanno ammesso in una recente intervista - Ci controllavamo a distanza e l'idea di cantare insieme, anche se mai ci siamo detti facciamolo, non ci era mai passata dalla testa». Poi, però, la scintilla che li convince a far convergere le carriere parallele, è De Gregori a farla scattare. «Un pranzo, dall'una alle quattro mezza - ha raccontato -. Una bottiglia finita e un'altra ancora e ci chiedevamo di continuo ma lo facciamo veramente?». Sui cartelloni c'è scritto Venditti & De Gregori? «Abbiamo tirato la monetina».


E dopo più di due ore e mezzo di concerto, gran finale coi bis: i falegnami e i filosofi allucinati de Il vestito del violinista cedono il passo alla tenerezza e allo struggimento di Ricordati di me, poi Viva l'Italia. E poi tutti a casa con Buonanotte Fiorellino. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino