Al concerto di Fresu e Venier ci sono i genitori di Regeni: l'assessore se ne va

I genitori di Giulio Regeni
MONFALCONE - Il concerto, domenica sera, era di Paolo Fresu e del pianista friulano Glauco Venier: Note di pace, dedicato alla Grande Guerra. Tutto patrocinato dal Comune di...

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MONFALCONE - Il concerto, domenica sera, era di Paolo Fresu e del pianista friulano Glauco Venier: Note di pace, dedicato alla Grande Guerra. Tutto patrocinato dal Comune di Monfalcone con tanto di assessore alla cultura che doveva salire sul palco per il saluto consueto dell'amministrazione. Ma quando l'amministratore di centrodestra, Michele Luise, ha scoperto che al concerto c'erano anche i genitori di Giulio Regeni (il ricercatore di Fiumicello ucciso in Egitto) ha girato i tacchi e se n'è andato. Lui ne fa solo una questione di correttezza: «Non ero stato informato prima», ma sull'episodio è già polemica. 


«Ho pianto per Giulio Regeni e se fossi stata presente avrei abbracciato sua mamma - lo difende il sindaco di Monfalcone, Anna Maria Cisint - ma purtroppo le modalità con cui è stata organizzata l'iniziativa non sono state apprezzate. Ho mandato una mail di scuse, spiegando che siamo stati colti alla sorpresa».
 
Il pianista Glauco Venier difende il suo invito: «Mi assumo tutte le responsabilità, da artista mi sento libero di esprimere i miei sentimenti sul palco come ho già fatto in occasione dei tragici fatti di Manchester e Londra. Per me era un sogno poter fare una dedica ai genitori di Giulio che ho invitato al concerto perché mi faceva piacere». Al giovane ricercatore friulano, torturato e ucciso in Egitto, Venier ha voluto dedicare, di fronte a quasi 500 persone, Nick&Bart, musica scritta da Ennio Morricone per il film Sacco e Vanzetti. «Non pensavo che venissero perché sono molti discreti prosegue Venier ma il papà di Giulio è appassionato di musica e conosceva Fresu. Non mi sono accorto di nulla spiega ancora l'artista di sicuro non mi strappo le vesti se l'assessore è andato via, ne ho visti altri colpiti e commossi».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino