VENEZIA - «Il programma mi piace moltissimo. Anche perchè sono arrivato ad un momento della mia carriera in cui dirigo solo quello che mi piace. In America, per Capodanno,...
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Ma al di là del ritorno di Conlon (che mancava dalla Fenice dal 2008) il programma dell’evento, che verrà teletrasmesso in diretta o in differita, nei circuiti tv francesi, tedeschi e dell’Europa orientale fino a raggiungere la lontana Corea, offre spunti interessanti, pur andando - per così dire - sul sicuro. La prima parte sarà con la Sinfonia n.8 in sol maggiore di Antonin Dvorak, mentre la seconda sezione presenterà arie notissime tratte da opere liriche di Verdi (Il Trovatore, Rigoletto, Vespi siciliani, Nabucco); Rossini (Il viaggio a Reims); Puccini (Gianni Schicchi), Donizetti (Elisir d’amore). Ma questa volta, nel programma hanno fatto ingresso anche Charles Gounod con un brano tratto da Romeo e Giulietta, e soprattutto Johann Strauss Jr con una quadriglia su temi da "Un ballo in maschera", che maliziosamente strizza l’occhiolino al programma (o almeno ai compositori) che fanno grande il prestigioso Concerto di Capodanno a Vienna.
Infine la versione televisiva sarà impreziosita anche da alcuni balletti, con il corpo di ballo del Teatro La Scala e i primi ballerini Marta Romagna e Nicola Del Feo. L’occasione della presentazione del Concerto di Capodanno è servita anche a fare il punto sullo stato di salute dell’ente lirico veneziano. «Prima di tutto - ha detto il sovrintendente Cristiano Chiarot, insieme al direttore artistico, Fortunato Ortombina, e al delegato Rai Com, Francesco Amore - vorrei ricordare due grandi del mondo della musica recentemente scomparsi cone il maestro Kurt Masur e l’ex sovrintendente della Fenice, Lamberto Trezzini. La Fenice gode di buona salute e anche quest’anno chiudiamo il bilancio in pareggio. Abbiamo fatto una variazione di bilancio laddove il Comune di Venezia era impossibilitato a coprire la cifra di finanziamento in contanti. La stagione è andata molto bene, con un incremento di ricavi da biglietterie di 200 mila euro passando da 8 milioni 480 mila a 8 milioni 700 mila confermando il trend di crescita come riscontro all'aumento di produzioni e di qualità». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino