«Udine esclusa dai concertoni», FdI incalza il vicesindaco: non sogni, ma solide realtà

Ester Soramel e Luca Onorio Vidoni, presidente del circo e capo gruppo in Comune di FdI, criticano il vicesindaco Venanzi per le promesse non mantenute

«Udine esclusa dai concertoni», FdI incalza il vicesindaco: non sogni, ma solide realtà
UDINE - Sul caso dei concerti allo stadio, FdI cita una pubblicità storica per incalzare il vicesindaco: «“Non sogni, ma solide realtà” recita un noto spot a cui...

Continua a leggere con la Promo Flash:

X
PROMO FLASH
ANNUALE
9,99 €
49,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
4,99€
Per 3 mesi
SCEGLI
2 ANNI
29 €
99,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google



X
Promo Flash
4,99€
per 1 anno
79,99€
Leggi questo articolo e tutto il sito
Tutti i vantaggi:
  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e aggiornamenti live
  • Le newsletter esclusive

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO

UDINE - Sul caso dei concerti allo stadio, FdI cita una pubblicità storica per incalzare il vicesindaco: «“Non sogni, ma solide realtà” recita un noto spot a cui pareva essersi ispirato Venanzi quando alcuni mesi fa annunciava alla stampa in pompa magna che avrebbe riportato i concertoni allo Stadio Friuli», dicono Ester Soramel, presidente del circolo udinese e Luca Onorio Vidoni, capogruppo in Comune. 

 

 

Il prato del campo

«A leggere lo sfogo dell'imprenditore Tramontin», che ha raccontato che non intende farne, perché i costi per sistemare il prato del campo sono troppo alti, «capiamo che l’unica solida realtà è che il sogno di riavere a Udine i grandi concerti per ora è svanito. D'altronde, per trasformare i sogni in realtà ci vogliono i denari. Evidentemente Venanzi ha fatto promesse “a debito”, contando che qualcun altro pagasse, col risultato di causare solo un brusco risveglio alla nostra città, che resterà inesorabilmente esclusa dai grandi concerti», concludono.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino