Scoppia una nuova protesta dei nigeriani nell'ex base di Conetta

CONA - Una nuova protesta è stata inscenata stamane nel centro di accoglienza di Conetta (Venezia), già teatro nei giorni scorsi di una manifestazione per le...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CONA - Una nuova protesta è stata inscenata stamane nel centro di accoglienza di Conetta (Venezia), già teatro nei giorni scorsi di una manifestazione per le condizioni di vita degli ospiti. A metterla in atto sono stati alcuni richiedenti asilo nigeriani, che hanno esposto cartelli all'ingresso chiedendo di cambiare il referente interno della cooperativa. All'origine del malcontento una presunta disparità di trattamento di cui sarebbero vittime. L'agitazione è già rientrata.


«È stato evitato lo scontro con il dialogo, la fiducia ed il buon senso». Così il Questore di Venezia, Angelo Sanna, ha detto della vicenda del Cpa di Cona, dove i 1.300 migranti hanno inscenato, nei giorni scorsi, una protesta per le condizioni di vita con il culmine raggiunto a causa della morte, per cause naturali, di una donna ivoriana ospite del Centro. La situazione - per il Questore - è sotto controllo mentre le indagini della Digos coordinate dalla Procura sono a buon punto «anche se - ha rilevato - è stato difficile utilizzare gran parte dei video che sono stati girati durante la protesta che si è sviluppata di notte». Della vicenda di Cona «non si parla di scontri e di feriti - ha sottolineato - cosa che avrebbe potuto accendere altri fuochi, questo perché le forze dell'ordine con la Procura hanno potuto controllare e gestire al meglio quanto accaduto».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino