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PADOVA - Nei loro giri finivano oro e pellicce usate, ma anche gioielli di alto valore. Pietre preziose, anelli, bracciali, orecchini, perfino pepite d'oro e monili. Tutto materiale prezioso acquistato e rivenduto senza dare l'occhio e che adesso è stato posto sotto sequestro probatorio. L'attività? Tutto veniva gestito lontano da occhi indiscreti all'interno di un noto hotel dell'hinterland padovano. Lontano dal fermento della città. Vane però le speranze dei cinque malviventi, che nei giorni scorsi si sono trovati addosso gli occhi dei militari del Comando provinciale di Padova. Scoperta l'attività di compravendita di oro e oggetti preziosi, che cinque persone avevano avviato. Le operazioni consistevano nella compravendita, all’ingrosso o al dettaglio, ovvero nella permuta di oggetti preziosi usati.
Cinque denunciati
La scoperta è avvenuta a seguito dei numerosi controlli volti al contrasto dell’abusivismo commerciale, individuando diversi annunci sui giornali locali che pubblicizzavano l'attività illecita in questione. Il servizio, svolto dal Gruppo di Padova, ha permesso di identificare i cinque soggetti dediti all’acquisto di oggetti di valore da numerosi avventori attratti da prezzi vantaggiosi. All’esito di mirati accertamenti i finanzieri hanno riscontrato che quattro cittadini stranieri e un italiano operavano in assenza della necessaria iscrizione nell’apposito registro tenuto dall’Organismo degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi.
Il Gazzettino