L'azienda batte il Fisco: annullate 2 maxi cartelle da 39 milioni di euro

Un negozio Bernardi
FRIULI VENEZIA GIULIA - È stata la Commissione Tributaria Regionale di Napoli, presieduta dal giudice Luigi Caianiello, a dare ragione all’amministrazione...

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FRIULI VENEZIA GIULIA - È stata la Commissione Tributaria Regionale di Napoli, presieduta dal giudice Luigi Caianiello, a dare ragione all’amministrazione straordinaria del Gruppo Bernardi contro il Fisco che pretendeva il pagamento di due cartelle esattoriali da 39 milioni di euro. Il Gruppo Bernardi in amministrazione straordinaria, è difeso da “Gba studio legale e tributario” coi partner Guido Gasparini Berlingieri, dottore commercialista, e Massimiliano Leonetti, avvocato.


La vicenda riguarda due cartelle di pagamento relative all’imposta Iva per gli anni 2002 e 2004, la cui richiesta di annullamento era stata respinta in primo grado dalla Commissione Tributaria Provinciale di Napoli. Così l’amministratore straordinario del gruppo, il commercialista padovano Francesco Rinaldo De Agostini, ha dato l’incarico di impugnare la decisione sfavorevole e proseguire nella tutela delle ragioni. Le tesi dei difensori sono state accolte dalla Commissione Tributaria Regionale di Napoli: le cartelle di pagamento non contengono una adeguata motivazione delle ragioni per le quali l’amministrazione straordinaria del Gruppo Bernardi avrebbe dovuto pagare le ingenti somme al Fisco. La mancanza della motivazione negli atti impositivi non ha permesso alla società di difendersi per dimostrare sin dall’inizio la propria estraneità alle pretese del Fisco. 


Il gruppo Bernardi in amministrazione straordinaria era stato chiamato a rispondere di un debito fiscale della società "Distribuzione" srl successivamente fusa in “Life Collection Srl”, sulla base del fatto che qualche tempo prima aveva ceduto il proprio ramo di azienda “Life Collection”. Un’analoga vicenda si era già verificata a fine 2014 quando la stessa Commissione Tributaria Regionale di Napoli, presieduta dal giudice Francesco Cervelli, aveva annullato una cartella di pagamento da 190 milioni di euro. Anche in quell’occasione l’amministrazione straordinaria del Gruppo Bernardi aveva dato mandato ai professionisti di “Gba studio legale e tributario” che, impugnata la decisione sfavorevole di primo grado, hanno ottenuto l’annullamento della pretesa da parte del Fisco. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino