Riunione della commissione antimafia a Trieste: «Fare prevenzione su infiltrazioni per i miliardi del Pnrr»

Gli esponenti riunitisi a Trieste
TRIESTE - La missione «preventiva» della Commissione parlamentare Antimafia a Trieste ha l'obiettivo «di far scattare ancora di più gli...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TRIESTE - La missione «preventiva» della Commissione parlamentare Antimafia a Trieste ha l'obiettivo «di far scattare ancora di più gli anticorpi» contro la criminalità organizzata «in vista dei tanti miliardi che ricadranno su questo territorio per importantissime opere» attraverso il Pnrr. Lo ha detto Marco Pellegrini (M5S) componente della Commissione Antimafia, iniziando gli incontri con le istituzioni locali in programma tra oggi pomeriggio e domani mattina nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia. «Fortunatamente - ha aggiunto Pellegrini, che presiede la missione - a quanto ci dicono dati di fatto, e non solo percezioni, questo è ancora un territorio in cui la situazione è assolutamente meno grave rispetto ad altre, ma non per questo non è degno della nostra attenzione».

Il compito, ha ribadito la deputata del Fvg Sandra Savino (Fi), è «tenere la guardia alta perché evidentemente rispetto a cifre importanti, su operazioni di questa portata, la possibilità di infiltrazioni mafiose ci sta tutta. Abbiamo una regione fondamentalmente sana. Ci può essere qualche caso sporadico» di criminalità organizzata ed «è giusto tenere costantemente monitorata la situazione», anche rispetto «la vicinanza con altre regioni con situazioni lievemente più strutturate e pesanti». «Trieste - ha quindi aggiunto Nicola Pellicani (Pd) - è una grande città portuale e di confine», su cui «accendiamo un faro anche per capire quali possono essere possibili legami con la presenza ormai radicata della criminalità organizzata in Veneto». «Non è la prima missione che facciamo in un porto - ha concluso Andrea Dara (Lega) - cerchiamo di essere vicini alle istituzioni locali. I porti devono essere competitivi con altri porti europei e allo stesso tempo bisogna fare anche i controlli». 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino