Bando per il commercio, esplode la polemica: Forza Italia contro Ciriani, caso in maggioranza

Il sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani
PORDENONE - Nemmeno il Covid, nemmeno i contagi o la necessità di resistere di fronte alla ripresa (pur tenue, in Fvg) dell’epidemia riescono ad arrestare la vis...

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PORDENONE - Nemmeno il Covid, nemmeno i contagi o la necessità di resistere di fronte alla ripresa (pur tenue, in Fvg) dell’epidemia riescono ad arrestare la vis polemica tra le due anime del consiglio comunale. E la polemica, in questo caso focalizzata sul bando-lumaca dedicato ai commercianti già piegati dalla pandemia, si accende nel pieno del fine settimana. E rischia addirittura di aprire una crepa nella maggioranza. 


I FATTI 
Venerdì il sindaco Ciriani ha deciso di avocare a sé la competenza relativa alla gestione del bando per le imprese, che mette in palio più di due milioni e mezzo di euro a favore di commercianti e artigiani. Il motivo è legato alla lentezza delle procedure per l’assegnazione dei fondi. Allo stesso tempo, Ciriani ha tolto la materia dalle competenze dell’assessore Cucci e del funzionario Brazzafolli . A stretto giro la reazione dei vertici regionali di Forza Italia: «Chiediamo un incontro tra i coordinatori regionali dei partiti della maggioranza». A dirlo sono, da Forza Italia, Sandra Savino, deputata e coordinatrice regionale, Andrea Cabibbo, coordinatore comunale, e Mara Piccin, consigliera regionale, capogruppo in consiglio comunale e coordinatrice provinciale reggente. «Con modalità che denotano mancanza di fair play istituzionale, il sindaco fa sapere di ritardi di uno e due anni, il che non corrisponde alla realtà oggettiva. I bandi sono rimasti aperti da giugno a dicembre 2019. Proprio l’assessore Cucci, in condivisione con il sindaco in prima persona, ha comunque dato impulso alla procedura in attesa della copertura dei fondi necessari. L’avvio dell’istruttoria delle domande si basa su un iter che segue la normativa e non atti discrezionali. Inoltre, più volte è stata sollecitata una dotazione adeguata del personale degli uffici, fortunatamente rimpinguato con l’assunzione di due dipendenti. Peraltro, a fronte delle domande presentate, rimangono in supplemento di istruttoria solo una decina su 143. Si sono dunque presentate e superate delle criticità, tra le quali l’irrompere della pandemia. Dunque in realtà i fantomatici ritardi di due/un anno si riducono sì e no a sei mesi. Di che cosa stiamo parlando? Forza Italia rivendica con orgoglio l’attività svolta dal punto di vista politico nel reperimento dei fondi del “Bando periferie. Lustrini e cotillon li lasciamo ad altri».
OPPOSIZIONE
Ieri è intervenuto il consigliere Marco Salvador (Pordenone 1291): «Quello che è accaduto ha dell’incredibile - ha detto -: in una situazione davvero spiacevole il sindaco “silura” l’assessore Cucci e la dirigente togliendo ad esse le competenze relative al bando periferie. Perché è intervenuto solo ora visto che a febbraio di quest’anno, emerge che a Davide Zaninotti – fidatissimo e vicinissimo al sindaco – è stato conferito proprio l’incarico di monitoraggio dell’attività inerente agli interventi finanziati con le misure del programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei Comuni capoluogo di provincia? Quali competenze e responsabilità prevedevano questa tipologia di incarico?»
L’AREA “DEM”

Sul tema è intervenuto anche il consigliere Nicola Conficoni del Pd. «La decisione del sindaco Ciriani di togliere all’assessore Cucci la competenza sulla gestione del bando imprese è tanto tardiva quanto imbarazzante». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino