Il Comandante Alfa del Gis: «A 11 anni un mafioso bastonò il mio cane»

Il Comandante Alfa
UDINE - (a.p.) I compagni del Gis diventano la famiglia, il mefisto, la seconda pelle. E' una vita nell'ombra, quella degli appartenenti al Gruppo di intervento speciale...

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UDINE - (a.p.) I compagni del Gis diventano la famiglia, il mefisto, la seconda pelle. E' una vita nell'ombra, quella degli appartenenti al Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri: una vita di sacrifici e imprevisti, ma ricca di soddisfazioni. Una vita che il Comandante Alfa rifarebbe un milione di volte: 47 anni di servizio da Carabiniere (che gli sono valsi pochi giorni fa la Croce d'oro al merito dell'Arma), è stato nel 1978 tra i fondatori del reparto in cui ha ricoperto il ruolo di operativo e di addestratore. Ha voluto raccontare la sua esperienza (almeno ciò che non è coperto da segreto) in due libri: il primo, "Cuore di rondine" è uscito nel 2015, il secondo, "Io vivo nell'ombra" (Longanesi) uscirà il 18 aprile ed è stato presentato in anteprima ieri a Udine (a volto rigorosamente coperto) anche se la presentazione ufficiale sarà alla fiera del Libro di Milano. Il volume descrive l'addestramento, le operazioni speciali (liberazione di ostaggi, come Cesare Casella, arresti di latitanti, interventi in Iraq e Afganistan) e il suo cambiamento di ruolo all'interno del Gis, ma l'incipit affonda nell'infanzia, quando, 11enne di Castelvetrano (Trapani), un ragazzo della mafia gli bastonò il cane: imparò a sopprimere la rabbia, a favore della giustizia...

 
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Il Gazzettino