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PORDENONE - L'olio di canapa è un medicinale? Può essere messo in commercio senza autorizzazione? Una coppia della provincia di Pordenone si è ritrovata a processo per l'ipotesi di tentata frode in commercio e violazione del decreto che regola il commercio dei farmaci. E tutto per le bottigliette di olio di canapa proposte sul sito internet www.northenasthemp.it, creato nel 2020, dove il prodotto era stato promosso come «canapa certificata 100 per cento legale grazie a un contenuto di THC inferiore a quello previsto per legge» e pubblicizzato per i suoi «benefici all'organismo». Un intervento dei carabinieri del Nas ha messo fine sia al commercio che al progetto di coltivare legalmente canapa in un terreno che Pier Guglielmo Venturato, 28 anni e Cristina Pignaton, 36, avevano a disposizione ad Aviano. Un progetto che si è arenato nelle pieghe della giustizia e, probabilmente, nella condanna inflitta ieri dal giudice monocratico Milena Granata: 4 mesi di reclusione e duemila euro di multa (pena ridotta di un terzo per effetto del rito abbreviato). A entrambi è stato concesso il beneficio della sospensione condizionale della pena. È stata invece disposta la confisca e la distruzione, mediante oscuramento, del sito internet e del materiale a suo tempo sequestrato.
LE CONTESTAZIONI
A battersi per l'assoluzione è stato l'avvocato Carlo Alberto Zaina, esperto in materia di stupefacenti e di cannabis light.
LA DIFESA
L'avvocato Zaina si definisce «deluso». «Rispetto la sentenza - ha commentato - Attendo di conoscere le motivazioni del giudice, poi valuteremo l'appello. Mi chiedo in che cosa consista il tentativo di frode, per il resto l'olio di canapa acquistato da aziende autorizzate non aveva principio attivo drogante». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino