Terrore nella notte: casa crivellata da 27 colpi di fucile, attentatore mascherato fugge in auto

Terrore nella notte: casa crivellata da 27 colpi di fucile, attentatore mascherato fugge in auto
UDINE - Colpi di fucile automatico o di mitra contro una casa in piena notte, tra lunedì e martedì, in zona Baldasseria Media. Una persona col volto coperto da una...

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UDINE - Colpi di fucile automatico o di mitra contro una casa in piena notte, tra lunedì e martedì, in zona Baldasseria Media. Una persona col volto coperto da una maschera da clown è scesa da un'auto e ha fatto fuoco contro la facciata crivellandola con 27 colpi prima di ripartire a tutta velocità, facendo perdere le tracce.


Nella casa a due piani, abitata da un paio di nuclei familiari, nessuno è rimasto ferito, ma la paura è stata tanta, anche tra i residenti del quartiere, svegliati nel cuore della notte dopo aver sentito gli scoppi, che hanno allertato il 112. Sull'episodio sono in corso le indagini dei carabinieri del Comando provinciale di Udine, che stanno analizzando le telecamere della videosorveglianza per cercare di carpire dettagli utili all'identificazione del responsabile. A coordinarli, la Procura della Repubblica, che mantiene il più stretto riserbo.

I FATTI E LA REAZIONI
Un evento inquietante, per una città come Udine dove episodi come questo (che sembra un gesto intimidatorio verso una persona specifica, dato che gli spari sono andati a colpire i muri e non le finestre) non sono per fortuna frequenti. In attesa che le indagini facciano luce sull'episodio e si capisca chi sia il responsabile e chi fosse il destinatario, sono però arrivate le prime reazioni politiche. A parlare è stata la consigliera comunale del Pd, Eleonora Meloni che ha parlato di una «Udine a mano armata», accusando giunta e sindaco di non affrontare il problema della sicurezza, peggiorato, secondo l'esponente dem, da quando a Palazzo D'Aronco c'è il centrodestra. Un'accusa, questa, che l'assessore delegato Alessandro Ciani, rimanda al mittente.
«Spero ci si renda conto della gravità di questo episodio di violenza, che svela una Udine a mano armata su cui confidiamo si faccia luce al più presto ha commentato Meloni -. Il sindaco Fontanini la finisca con i proclami sui giornali o l'ordinaria manutenzione, e prenda in mano le questioni vere: la rinascita socioeconomica della città e la sicurezza. Sì, la sicurezza, perché da quando governa la destra la situazione peggiora ogni giorno. E sia chiaro che non è sulla quantità di proiettili esplosi che vogliamo fare concorrenza a Trieste».
Il riferimento della consigliera è a quanto accaduto ad inizio settembre nel capoluogo regionale, quando davanti ad un bar in centro, ci fu una sparatoria con sette feriti, frutto probabilmente di un regolamento di conti tra alcuni gruppi di nazionalità straniera, kosovari e albanesi. «Non basta spendere quasi 700mila euro in occhi elettronici ha concluso la consigliera del Pd -, focalizzandosi unicamente su Borgo Stazione dove continuano i disagi, e intanto dimenticandosi il resto della città. La situazione sta degenerando ovunque, ma le misure spettacolari o d'emergenza non sono la soluzione, occorre un nuovo approccio di sistema che faccia perno sul Comune».

LA RASSICURAZIONE

«Si tratta di un episodio grave, mi auguro venga fatta luce al più presto ha commentato l'assessore Ciani -; spero venga individuato e punito il responsabile e soprattutto si capisca cosa è accaduto e perché è accaduto, in modo da spiegare i contorni di questa faccenda che appaiono un po' strani: ritengo sia diritto dei cittadini, e in particolare di chi abita in quella zona, sapere cosa è successo». L'assessore Ciani ha poi risposto agli attacchi di Meloni: «Penso che sul tema della sicurezza abbiamo fatto più noi in tre anni e mezzo che non il centrosinistra in 15 anni, durante i quali ha perfino negato il problema. Detto questo, restano ancora alcuni problemi e la necessità di ulteriore personale: da parte nostra, a breve esce il terzo concorso fatto in tre anni per assumere nuovi agenti per la Polizia locale, senza contare il quarto che era bloccato dall'incapacità della sinistra e che noi abbiamo sbloccato. Non accettiamo critiche da parte di chi non solo non è riuscito a risolvere i problemi, ma li ha sempre negati e da chi è sempre contrario ad ogni tipo di iniziativa che noi facciamo, dalle telecamere, all'implementazione di personale e di strumentazioni. Chi cerca di darci lezioni da sinistra, ritengo non sia nemmeno da ascoltare».
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Il Gazzettino