Colorificio San Marco, ferie in regalo tra dipendenti per evitare la cassa integrazione

Colorificio San Marco di Marcon
MESTRE I dipendenti potranno regalarsi le ferie per evitare il ricorso alla cassa integrazione. Si chiama “banca ore solidale” ed è il frutto di un accordo tra...

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MESTRE I dipendenti potranno regalarsi le ferie per evitare il ricorso alla cassa integrazione. Si chiama “banca ore solidale” ed è il frutto di un accordo tra i vertici di San Marco Group, leader in Italia nei sistemi vernicianti per l’edilizia con sede a Marcon in provincia di Venezia, e i sindacati di Cgil, Cisl e Uil di categoria. È solo l’ultima di varie intese realizzate, nel corso di incontri settimanali, per affrontare al meglio l’emergenza sanitaria ed economica. Un’azienda, insomma, per la quale, a differenza di altre, la forza lavoro è davvero una forza e non un peso da sopportare e, secondo imprenditori e rappresentanti dei lavoratori, saranno proprio queste realtà che usciranno prima e meglio dalla crisi. Anche la San Benedetto di Scorzè, per fare un altro esempio, ha predisposto un fondo collettivo di ferie solidali che può essere utilizzato dai lavoratori che, secondo il protocollo anti-contagio, si trovano in condizioni di “particolare fragilità e con patologie attuali o pregresse”, i segnalati dal medico o che sono in quarantena perché a contatto con colleghi o familiari positivi al tampone Covid19.


 I PROVVEDIMENTI Il Colorificio San Marco, prima della “banca ore solidale”, aveva già deciso di rimborsare le bollette ai dipendenti, consegnato mascherine, gel igienizzante e guanti ad ognuno di loro, e varato il rimborso totale, da aprile a giugno, dei costi per baby sitter e badanti a chi è a casa in smart working. A questi servizi si aggiunge lo Sportello benessere per l’assistenza psicologica, e per i figli dei dipendenti l’azienda (che ha anche donato 100 mila euro alla Fondazione Città della Speranza) mette a disposizione computer e tablet affinché tutti gli studenti possano seguire le lezioni da casa, senza che debbano indebitarsi per acquistarli o spostarsi in continuazione per scambiarseli tra familiari e amici. «Questi incontri hanno permesso di offrire il massimo sostegno possibile ai lavoratori, preservando al tempo stesso l’attività dell’azienda» commenta Giuseppe Callegaro della Femca-Cisl di Venezia, mentre Davide Camuccio di Filctem Cgil sottolinea che, «quando l’azienda è un interlocutore attento, nascono soluzioni concrete». Tra l’altro, ricorda Confindustria Venezia Rovigo, «San Marco Group si è attivato, prima di molti altri, per affrontare l’emergenza, e ha scelto da subito un approccio basato su condivisione e collaborazione». 
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Il Gazzettino