Dai colli Euganei alla laguna, le eccellenze si incontrano a tavola

L'evento fra le vigne dei colli Euganei
Una serata all’insegna delle eccellenze enogastronomiche e di un inconsueto connubio fra mare e colli Euganei si è svolta sabato nei vigneti di Luvigliano di...

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Una serata all’insegna delle eccellenze enogastronomiche e di un inconsueto connubio fra mare e colli Euganei si è svolta sabato nei vigneti di Luvigliano di Torreglia dell’azienda vitivinicola Maeli, nelle Terre Bianche del Pirio.

LE SPECIALITÀ

Un appuntamento organizzato in collaborazione con Terranostra Coldiretti Padova per presentare ufficialmente l’ostrica Clò, allevata da Gianluca Aresu nella riserva di Ca’ Roman di fronte a Chioggia (Ve) e la cozza Mitilla di Lorenzo Busetto di Pellestrina (Ve), ai cui sapori sono stati abbinati i vini dall’azienda guidata da Elisa Dilavanzo. Il tutto accompagnato dalle bruschette di Ezio Marinato, già campione europeo e mondiale dei panificatori, con i prodotti gustati da un centinaio di persone fra i filari della tenuta di venti ettari, in un’atmosfera suggestiva e rilassante in cui l’occhio spazia fino alla laguna di Venezia.
Originale anche la modalità pensata per la serata, con i partecipanti seduti su teli e coperte in tante piccole aree pic-nic fra le vigne. Quello di Luvigliano era un appuntamento che rientrava nel ciclo di incontri che vede la cantina Maeli (famosa oltre che per il vitigno Moscato giallo anche per il Carmenère), Coldiretti Padova con Campagna Amica e Terranostra impegnate nella valorizzazione dei prodotti più rinomati della nostra regione. Un’attività sia di promozione che di conoscenza, che attira visitatori anche da fuori del Veneto.

LO SPIRITO

«Può sembrare strano, a prima vista, scegliere di abbinare le specialità di mare con la nostra zona collinare – spiega Elisa Dilavanzo – ma non dobbiamo dimenticare che proprio dal mare, milioni di anni fa, i Colli sono emersi. Il legame c’è sempre stato e questo evento rappresenta un’occasione per rafforzarlo».
La caratteristica principale dell’ostrica Clò risiede nei 16 mesi di maturazione nell’oasi di Ca’ Roman, ricca di alghe che le donano particolari note aromatiche. Altra eccellenza protagonista, la cozza Mitilla di Pellestrina, nota per il particolare processo che ha origine sin dalla selezione del seme della cozza e dal diradamento degli allevamenti di mare. Un procedimento simile a quello che si segue per il vino quando viene ridotto il numero delle gemme, mediante la potatura, per ottenere un prodotto di qualità. Sia Clò che Mitilla hanno visto il loro debutto alla sagra del pesce di Chioggia. Mitilla nel 2019, dove il creatore Lorenzo Busetto l’ha fatta conoscere per poi promuoverla alla Regata storica di Venezia, oltre che in programmi televisivi e manifestazioni gastronomiche. L’ostrica Clò ha invece dovuto attendere la fine del lockdown per approdare alla sagra di quest’anno, dov’è stata citata dal governatore Luca Zaia nel discorso di inaugurazione. Sono stati necessari due anni di sacrifici e impegno perché Aresu riuscisse ad arrivare a una produzione di 30 quintali di ostriche. Un risultato mai raggiunto precedentemente in laguna.


Ora è stata la volta dell’appuntamento di Luvigliano per contribuire a estenderne la conoscenza. «Rispetto alla cozza Mitilla, già nota e apprezzata, per l’ostrica Clò quella a Luvigliano è di fatto la vera e propria uscita ufficiale e siamo particolarmente orgogliosi di averla ospitata – sottolinea Dilavanzo – è un evento sul quale abbiamo scommesso con fiducia. Noi di Maeli sosteniamo le eccellenze locali, non solo enogastronomiche ma anche culturali e artistiche». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino