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Sì, si può. Respirare l’aria pulita del Circolo Polare Artico rimanendo in Italia è possibile recandosi sul Col Margherita, nella Ski Area San Pellegrino, a cavallo fra Trentino e Veneto. Ad affermarlo sono i dati della stazione del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) situata in vetta, a 2.520 metri. Qui, in uno dei balconi più noti dell’arco alpino, si registrano valori di ozono di poco inferiori a quelli delle isole Svalbard in Norvegia, il luogo abitato più a nord del mondo, misurati dagli strumenti della stazione Zeppelin. Sopra a Falcade, infatti, l’aria è pulita come a Ny Ålesund, dove si trova la base dirigibile Italia del Cnr.
LE LOCATION
Due luoghi con un panorama che non ha rivali al mondo: l’uno affacciato sul mar di Groenlandia, l’altro su alcune delle più imponenti cime dolomitiche, dalla parete sud della Marmolada alle Pale di San Martino. Sole di mezzanotte, aurore boreali, ghiacciai perenni e fiordi per la località a nord del mondo; vette, pareti di roccia e sentieri soleggiati per il Col Margherita. Le terre dell’arcipelago delle Svalbard registrano valori di ozono pari a 100 µg m-3 mentre sul Col Margherita il valore massimo su 8 ore è di 99.8 µg m-3. Simili anche i livelli di Pm10: quelli estivi sul Col Margherita (6±2 µg m-3) sono rapportabili a quelli delle Svalbard, (tra 1-15 µg m-3) così come a quelli della stazione Jungfraujoch nelle Alpi svizzere occidentali (a 3580 m slm i livelli registrati sono pari a 6±3 μg m-3) e della Norvegia (a luglio e agosto 5-7 µg m-3).
LA COLLABORAZIONE
Un’eccellenza scientifica che lavora in sinergia con l’Università Ca’ Foscari di Venezia. «Nel caso dell’ozono, il limite italiano per la salute umana è minore di 120 µg m-3 e il limite di allarme è 240 µg m-3 - spiega il professor Warren Cairns del Cnr, Istituto di Scienze Polari (Isp) presso il Campus scientifico di Ca’ Foscari - Per le Pm10 invece la soglia massima è fissata a 50 μg m-3 per i comuni italiani da non superare più di 35 volte per anno civile. La qualità dell’aria sul Col Margherita è decisamente distante da questi valori massimi. Ozono e Pm10 si avvicinano ai dati dell’Artico e questo ci dà l’idea di quanto sia “incontaminato” questo anfiteatro naturale a 2.520 metri di altitudine». «Il Col Margherita è una punta di diamante del nostro arco alpino da fruire con sci, mountain bike e scarpe da trekking - afferma il direttore della Ski Area San Pellegrino Renzo Minella - Al di là dell’imponente panorama che offre qui si sono condensate attività scientifiche di alto livello, grazie al Cnr ma anche alla creazione del Col Margherita Park, un parco tematico, studiato e realizzato in collaborazione con il Museo delle scienze di Trento (Muse) che si articola in un facile percorso che racconta la storia e la formazione delle Dolomiti. Oggi è in fase di realizzazione anche un parco botanico e saranno pronti a fine giugno una serie di nuovi bike trail che rendono la montagna più impervia a portata di tutti, dai ciclisti più esperti alle famiglie». Ai 2.514 metri del Col Margherita si arriva in pochi minuti anche con la funivia che parte dal Passo San Pellegrino. La prossima apertura degli impianti è prevista per il 26 giugno.
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Il Gazzettino