Arriva il caldo: emergenza sciami d'api, 20 chiamate in sole 12 ore

Arriva il caldo: emergenza sciami d'api, 20 chiamate in sole 12 ore
UDINE - Dopo settimane di pioggia e di temperature sotto la media stagionale, è arrivato il caldo, con la colonnina del mercurio a quasi 28 gradi improvvisamente. Una gioia...

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UDINE - Dopo settimane di pioggia e di temperature sotto la media stagionale, è arrivato il caldo, con la colonnina del mercurio a quasi 28 gradi improvvisamente. Una gioia per chi non vede l'ora di andare al mare e per gli operatori turistici delle località balneari ma anche qualche inconveniente per questo tardivo "risveglio" della natura. In particolare per le api. Non appena è spuntato il sole, infatti, gli sciami hanno cominciato a muoversi, spostandosi da un punto all'altro del territorio. Il fenomeno, del tutto normale, ha causato diversi problemi alla popolazione che, in provincia di Udine, nella sola giornata di mercoledì, sulle 12 ore diurne, ha chiamato i vigili del fuoco per essere aiutata, perché "assediata" da uno sciame. Venti le richieste di "soccorso" che, in base a una convenzione che il Comando dei pompieri sigla ogni anno con il Consorzio degli apicoltori di Udine, prevede di contattare un esperto del settore; quest'ultimo si reca sul posto e "cattura" lo sciame con ogni precauzione, facendolo entrare in un'aria. Nel caso la situazione richieda il supporto dei vigili del fuoco, allora anche i pompieri intervengono in aiuto, ad esempio se il "grappolo" si "sistema" in un punto molto alto di case o immobili. 

Gli sciami contano tra le 12mila e le 14mila api, quando si raccolgono a "grappolo" arrivano a pesare più di un chilogrammo, raccolte attorno alla regina. A differenza delle vespe, le api vanno tutelate sempre, perché grazie a loro avviene l'impollinazione. Gli sciami, inoltre, hanno un costo, per chi alleva api per la produzione del miele, di circa 300 euro.


L'intervento in "emergenza" quando migrano deve essere fatto quindi seguendo criteri ben precisi. Il problema riguarda il posizionamento dei  "grappoli" sugli alberi vicini alle case abitate o su rientranze delle stesse case. Non di rado gli sciami si infilano nei camini. In questo caso è più probabile, tuttavia, fare brutte sorprese con i calabroni, imenotteri ben più grandi e pericolosi che "battono" i territori condotti a frutteti e che, in estate, entrano facilmente in casa  attirati dalle luci. Per I nidi di calabroni è necessario contattare specifiche ditte che si occupano di questi grossi imenotteri e non i vigili del fuoco.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino