Al processo per i 4 morti alla Coimpo proiettati i filmati della tragedia

Al processo per i 4 morti alla Coimpo proiettati i filmati della tragedia
ROVIGO - Sono stati proiettati stamani in tribunale a Rovigo i video delle 14 telecamere della ditta 'Coimpo' che ripresero il decesso di quattro persone - tre operai e un...

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ROVIGO - Sono stati proiettati stamani in tribunale a Rovigo i video delle 14 telecamere della ditta 'Coimpo' che ripresero il decesso di quattro persone - tre operai e un autotrasportatore - a causa di una nube tossica. La proiezione è avvenuta nel corso del processo per le morti avvenute il 22 settembre 2014 nell'azienda di lavorazione fanghi di Adria (Rovigo).


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Alle 8.23 del mattino si vede il camion con la cisterna di acido solforico che entra nell'azienda. Alla stessa ora passa sotto le finestre degli uffici dove c'è la pesa. Alle 8.30 procede verso la vasca «D», luogo della tragedia. Alle 8.56 il camion sta versando l'acido. Alle 9.10 si vedono tre soggetti a bordo vasca, in piedi. Alle 10.01 un macchinario inizia a miscelare il contenuto della vasca. Alle 10.12 una delle telecamere riprende il primo corpo cadere per terra, improvvisamente: è l'effetto della nube tossica. Ne cadrà un altro, poi un terzo. Solo una morte non è stata registrata. Scattano subito i soccorsi, alle 12.28 entra l'ambulanza, sette minuti dopo i vigili del fuoco. La tragedia è ormai compiuta. Da quel giorno, lacrime, indagini e processi.

Gli imputati, per omicidio colposo e reati ambientali, sono Mauro Luise, amministratore della Coimpo; un dipendente della ditta, l'ingegnere Michele Fiore di Ferrara; i tre legali rappresentanti dell'azienda Gianni Pagnin, di Noventa Padovana con sua figlia Alessia Pagnin, e l'adriese Glenda Luise. Inoltre, Rossano Stocco, titolare della Agribiofert di Villadose e gestore della vasca, in regime d'affitto, in cui si sviluppò la nube tossica; l'impiegato Mario Crepaldi, di Adria. E Alberto Albertini, di Dolo (Venezia), legale rappresentante della ditta di trasporti del camionista morto.
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Il Gazzettino