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JESOLO - Oltre venti chilometri di coda in entrata, con migliaia di auto bloccate sotto il sole. Per ore. La stessa sorte è toccata anche ai mezzi di trasporto pubblico diretti al mare ma rimasti fermi a Caposile per molto tempo, tanto che diversi passeggeri, soprattutto i più giovani, sono scesi dai bus raggiungendo la spiaggia a piedi, mettendoci comunque meno tempo rispetto ai mezzi bloccati sulla strada. Sono alcune delle istantanee che hanno caratterizzato l'assalto a Jesolo nel giorno delle Festa della Repubblica. Fin dalle prime ore della mattina in città sono arrivati migliaia di turisti, sia stanziali che pendolari. Il risultato è stato quello di un litorale preso letteralmente d'assalto dai vacanzieri e una viabilità che ha vissuto una giornata da bollino nero. Addirittura, con tutte le strade intasate, anche quelle secondarie, c'è chi ha impiegato quasi tre ore per arrivare a Jesolo da Mestre. E ancora peggio è andata per chi arrivava da Treviso, dove i tempi di attesa secondo alcuni turisti si sono allungati fino a 5 ore. Giusto per dire che, più di una giornata al mare, quella di ieri è stata una festa di passione consumata però più sull'asfalto. Il problema, come spesso accade, è che lungo via Adriatico e poi su via Roma destra, si sommano i flussi di auto diretti sia a Jesolo che a Cavallino-Treporti.
UNA SOLA STRADA
Di fatto tutti assieme ma lungo un'unica strada.
SI PREVEDE IL BIS
Per il momento a confermare le grandi presenze è anche Roberto dal Cin, presidente nazionale di Confapi Turismo: «Il mercato interno ha risposto alla grande commenta , moltissimi italiani hanno scelto Jesolo e la costa veneziana per le loro prime vacanze al mare. Grazie a questo fine settimana possiamo dire che la stagione è ufficialmente decollata ma soprattutto abbiamo avuto la conferma che il 2 giugno si lavora più che a Ferragosto». Ottime anche le prospettive per il prossimo weekend con il Corpus Domini che garantirà un altro pienone ma con tedeschi e austriaci.
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Il Gazzettino