Code sul Ponte della Libertà, la protesta di Bonacini (Ava): «Vigile maleducato». Agostini replica: «Aspetta come tutti»

Da sin Vittorio Bonacini e Marco Agostini
VENEZIA - Il presidente degli Albergatori di Venezia, Vittorio Bonacini, si infuria per essere stato trattato in modo definito non urbano da un agente della Polizia...

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VENEZIA - Il presidente degli Albergatori di Venezia, Vittorio Bonacini, si infuria per essere stato trattato in modo definito non urbano da un agente della Polizia municipale di Venezia, che gli aveva intimato di fermarsi per una lunga coda che si era formata sul ponte translagunare che immette in centro storico. Per tutta risposta il comandante dei vigili Marco Agostini sottolinea che anche Bonacini, come tutti gli automobilisti coinvolti, «ha dovuto attendere che la situazione si normalizzasse in un momento in cui la città era sotto stress per un afflusso massiccio e contemporaneo di turisti». Sul Ponte della Libertà si era formata una lunga fila di auto che ostruiva metà dell'arteria stradale.

«Abbiamo chiuso il ponte per un quarto d'ora - sottolinea Agostini - e poi lo abbiamo riaperto». Bonacini ha voluto raccontare alla stampa con un comunicato ufficiale quanto a suo dire è avvenuto. «Ieri, alle 12.30, ho invano tentato di rientrare a Venezia. Sono stato intercettato allo svincolo del ponte e, anche dopo aver esibito il badge d'ingresso al Garage Comunale - riferisce - mi è stato irragionevolmente impedito il passo».

Alle sue richieste, «porte in modo corretto e cortese sul quando sarei potuto rientrare in città visto che avevo degli appuntamenti, un nervoso giovane agente della Polizia Locale - accusa il presidente dell'Ava - mi ha risposto in modo perentoriamente ineducato di levarmi di torno. Sono addirittura stato minacciato di vedermi elevare verbale per intralcio alla circolazione, cosa peraltro non vera in quanto essendomi accostato a destra, non intralciavo nulla e nessuno». Bonacini afferma di ritenere «che un maggiore rigore nelle selezioni ed una più accurata formazione potrebbero evitare ad altri situazioni incresciose quali quelle da me vissute». 

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Il Gazzettino