Coccodrillo d'avorio in vendita online, i Forestali dell'Arma glielo sequestrano

Il coccodrillo d'avorio
PORDENONE - Il coccodrillo - scolpito con maestria da un artigiano africano in una zanna di elefante - era stato portato dal Sudan negli anni ‘60 da un parente. Nei giorni...

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PORDENONE - Il coccodrillo - scolpito con maestria da un artigiano africano in una zanna di elefante - era stato portato dal Sudan negli anni ‘60 da un parente. Nei giorni scorsi un pordenonese ha messo la scultura in vendita su eBay per 1.900 euro. Ieri mattina, a sorpresa, ha ricevuto la visita dei Carabinieri forestali del Cites, il nucleo regionale che opera nel contrasto del traffico di specie protette in Italia. È emerso che il coccodrillo è stato realizzato con parti derivanti da specie incluse nella Convenzione di Washington. Per questo è stato sequestrato ed è a rischio confisca. Il suo possessore si ritrova a far fronte a un procedimento penale per aver violato la legge europea contro la commercializzazione delle specie protette. Si tratta di un reato contravvenzionale con prevede sanzioni elevatissime.

Ieri l’auto dei Carabinieri forestali è rimasta in sosta in corso Vittorio Emanuele per diverse ore. La scultura d’avori è stata individuata monitorando i siti internet in cui vengono posti in vendita oggetti in avorio. Arrivare al venditore di Pordenone è stato facilissimo e ieri mattina si sono presentati con un’apparecchiatura che ha consentito di accertare che l’animale è stato scolpito in una zanna d’avorio. La legge dice che se la lavorazione risale agli anni antecedenti il 1947, non ci sono problemi. In caso contrario scattano il sequestro e la denuncia, perchè si tratta di commercio abusivo di avorio proveniente da azioni di bracconaggio ai danni di elefanti, specie a forte rischio di estinzione (in particolare l’elefante africano originario della fascia sub-sahariana).

Per il pordenonese è stata una sorpresa. «Il mio cliente - spiega l’avvocato Luca Colombaro - prima di mettere in vendita la scultura si era informato negli uffici della forestale di via Oberdan. Gli era stato riferito che non c’erano problemi, che sarebbe bastata un’autocertificazione». L’uomo, pertanto, era in buonafede quando l’ha posta in vendita. Per evitare la sanzione dovrà dimostrare che il coccodrillo, donato da un parente 60 anni, fa è un esemplare di avorio lavorato e acquisito prima del 1947. Una strada percorribile soltanto attraverso una perizia da affidare a un esperto di antiquariato specializzato in questi oggetti particolari. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino