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PADOVA - Il solito spacciatore pizzicato alla Stanga, ma questa volta non i soliti clienti. Ad acquistare cocaina da un nigeriano, c'erano due agenti fuori servizio del Secondo reparto mobile, l'ex Celere con la caserma in via d'Acquapendente. I due, beffa delle beffe, sono stati scoperti dai poliziotti della Squadra mobile. La Procura, attraverso il pubblico ministero Sergio Dini, ha aperto un'indagine. Intanto il questore Isabella Fusiello ha dichiarato: «Noi stando sul territorio con l'attività di controllo riusciamo anche a individuare chi si approvvigiona dagli spacciatori. In questa circostanza sono stati identificati i due poliziotti. È stata avviata un'indagine interna e adotteremo dei provvedimenti».
IL FATTO
Sabato sera, poco prima delle 22, un'auto si è fermata sul posteggio di via Maroncelli, a due passi dalla chiesa di San Pio X.
LE INDAGINI
Ieri mattina, con il rito della direttissima davanti al giudice Alessandro Gusmitta, il nigeriano Dickson, difeso dall'avvocato d'ufficio Cristina Cortese, ha patteggiato una pena di otto mesi e 660 euro di multa. È stato raggiunto dalla sola misura restrittiva dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. I due agenti dell'ex reparto Celere, sono stati segnalati come assuntori di sostanze stupefacenti alla Prefettura. Sentiti a sommarie informazioni dai colleghi, uno ha dichiarato di avere acquistato per la prima volta la cocaina, mentre il collega di averla assunta in almeno altre due o tre occasioni. La Procura sul caso ha avviato un'indagine: l'obiettivo degli inquirenti è capire se i due hanno comprato cocaina in città altre volte e soprattutto da chi. I due giovani sono entrati in polizia da poco tempo. Nei loro confronti è stato già avviato un procedimento disciplinare: «La condanna sarà esemplare, sono figli di questo tempo» ha aggiunto il questore in riferimento al consumo di droga.
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