Droga nascosta nella nave, le analisi: 850 chili di cocaina purissima (al 97%)

MESTRE - Analizzata in laboratorio prima di essere mandata al macero, è risultata pura al 97%. Un principio attivo altissimo che avrebbe fatto schizzare alle stelle gli...

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MESTRE - Analizzata in laboratorio prima di essere mandata al macero, è risultata pura al 97%. Un principio attivo altissimo che avrebbe fatto schizzare alle stelle gli affari dell’intera filiera: da chi quegli 850 chili di cocaina li aveva imbarcati di nascosto sulla nave Atlas partita dal Brasile, a chi - non si sa dove, ma è quello che l’inchiesta dovrà scoprire - quegli 8 quintali e mezzo li avrebbe messi sulle piazze dell’Europa


Il viaggio si è fermato prima del capolinea designato: la guardia di finanza ha bloccato la nave Atlas quando era in rada davanti a Malamocco e con due giorni di operazioni e perquisizioni è arrivata a mettere sotto sigilli la partita di polvere bianca. L’ipotesi è che la piazza mestrina come quella del litorale veneziano - tra i mercati di stupefacente più attivi, soprattutto ora che arriva l’estate - non fossero la destinazione finale nonostante rappresentino uno snodo importante nel mondo della droga, certificato anche dai report nazionali.
 

IL GIRO D’AFFARI
L’intero carico - marchiato con l’effige del giaguaro che rimanda ai cartelli della droga messicani - poteva fruttare circa 150 milioni di euro. In strada la cocaina pura all’80% costa in media circa 80 euro al grammo. Considerando che le dosi spacciate al dettaglio sono ben inferiori a un grammo, una volta arrivato alla raffineria - dove sarebbe stato tagliato con altre sostanze non tossiche prima di venire commercializzata - le quantità di stupefacente potevano essere triplicate o quadruplicate.
Difficile pensare che la cocaina venga spacciata pura al 97%, senza ridurne il principio attivo. In quel caso il prezzo sarebbe salito anche oltre i 100 euro al grammo ma sarebbe diminuita la quantità venduta ai clienti. Fatto sta che la cocaina rimane la droga più costosa in Italia e all’estero: se un grammo si aggira sugli 80 euro, al narcotraffico acquistare cocaina costa tra i 35.100 e i 41.800 euro al chilo. Che il gioco (illegale) valga la candela e il mercato sia però redditizio lo dice un raffronto con il prezzo dell’oro al chilo, al momento di poco superiore ai 58.000 euro.
 

IL BLITZ


Tutte le ipotesi sono al vaglio degli investigatori del Gico e del Goa delle Fiamme gialle lagunari. Decisivo l’utilizzo della squadra sommozzatori per scoprire il nascondiglio dei 570 panetti sistemati nelle sentine della Atlas che - battente bandiera liberiana - dal Brasile aveva fatto scalo a Gibilterra prima di fermarsi in rada davanti al Lido. E sub devono essere stati anche i malviventi che hanno collocato le confezioni cellophanate e sigillate con altro nastro adesivo per evitare infiltrazioni d’acqua. Chi aspettava il cargo? Chi sapeva del carico? Certo l’equipaggio non ne sapeva nulla, anche per questo che il cargo è stato fatto ripartire senza problemi. Ecco allora farsi strada lo scenario dell’abbandono in mare e del successivo recupero: le confezioni di cocaina avevano il gps. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino