Consegne a domicilio e scambi nei parcheggi: arrestato Karim, lo spacciatore di cocaina

Un giro d'affari di 18mila euro con oltre 140 dosi cedute in tutto il trevigiano

Spaccio di cocaina
TREVISO - I carabinieri di Montebelluna hanno arrestato un marocchino di 46 anni accusato della vendita di circa 200 grammi di cocaina in oltre 140 episodi a clienti di diversi...

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TREVISO - I carabinieri di Montebelluna hanno arrestato un marocchino di 46 anni accusato della vendita di circa 200 grammi di cocaina in oltre 140 episodi a clienti di diversi comuni della pedemontana trevigiana, realizzando ricavi per 18mila euro. L'indagato, secondo i riscontri, avrebbe sfruttato come piazze di spaccio prevalentemente parcheggi pubblici non esitando, in alcuni casi, ad effettuare anche consegne a domicilio. L'uomo è stato rinchiuso nel carcere di Treviso su ordine della magistratura. 

Un giro d'affari per quasi 18mila euro

Durante le successive indagini, i Carabinieri sono inoltre riusciti a risalire a tipologia dello stupefacente trafficato nonché alla sua qualità e al prezzo di vendita. In meno di due mesi, dal novembre al dicembre 2021, è stata così ricostruita l’attività criminosa dell'uomo conosciuto dalla sua fidelizzata clientela come “Karim”, in oltre 140 cessioni di droga, per un controvalore totale calcolato in quasi 18 euro ed un quantitativo di stupefacente stimato in quasi 2 etti di cocaina. Lo straniero, rintracciato nelle ore scorse dai militari del NORM della Compagnia montebellunese, è stato associato alla Casa Circondariale di Treviso, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.

La vasta rete di spaccio di Karim

Le indagini dei militari dell’Arma, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Treviso, hanno quindi consentito di raccogliere sin da subito elementi che facevano ritenere l’extracomunitario coinvolto in un vasto traffico al minuto di droga a Cornuda e località limitrofe, dove lo straniero si spostava spesso a bordo della propria autovettura di grossa cilindrata. I successivi riscontri raccolti dagli operanti hanno consentito di documentare come l’indagato avesse in effetti posto in essere una fiorente attività di spaccio, con cessioni di stupefacente che si verificavano solitamente nel corso di brevi incontri tardo pomeridiani o serali in zone periferiche, isolate e buie (solitamente parcheggi pubblici) dei comuni di Cornuda, Montebelluna, Pederobba, Maser, Caerano San Marco, Crocetta del Montello, proprio per eludere eventuali controlli delle forze dell’ordine, oltre che direttamente “a domicilio” presso l’abitazione dello straniero. L’indagato, infatti, evitava scambi all’aperto, consentendo all’acquirente sovente di salire in auto, limitandosi a “transitare” nelle zone prospicienti l’incontro, anche accompagnando direttamente il cliente a prelevare negli sportelli la somma di denaro necessaria per l’acquisto dello stupefacente.

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Il Gazzettino