Padovani "gran lettori": la città di Giotto è all'ottavo posto in Italia per libri acquistati

Vanno per la maggiore i volumi che approfondiscono le tematiche economiche e poi le biografie dei grandi personaggi

Lettura (foto da Pexels - Nubia Navarro)
PADOVA - Padovani gran dottori, ma anche gran lettori, come ha sancito la classifica stilata da Amazon che vede la città di Giotto nella top ten di quelle dove appunto si...

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PADOVA - Padovani gran dottori, ma anche gran lettori, come ha sancito la classifica stilata da Amazon che vede la città di Giotto nella top ten di quelle dove appunto si legge di più: è all'ottavo posto, preceduta solo dai grandi capoluoghi, cioè Milano, Roma, Torino, Bologna, Genova, Firenze e Napoli. In questo momento anche all'ombra del Santo, come peraltro nel resto dell'Italia, sia in formato digitale che cartaceo, il titolo più gettonato è "Fabbricante di lacrime" di Erin Doom, ma le statistiche elaborate dal colosso del commercio elettronico evidenziano che qui vanno per la maggiore i volumi che approfondiscono le tematiche economiche e poi le biografie dei grandi personaggi.

Unesco e università

A proposito di queste ultime proprio Padova ha dato i natali a Matteo Strukul, autore di best seller di livello internazionale, tra cui quelli sui Medici e su Dante, tradotti in tutto il mondo, e attualmente presente a sua volta nelle graduatorie dei libri più venduti con il thriller storico-avventuroso "Il cimitero di Venezia", di cui è protagonista Giovanni Antonio Canal, detto il Canaletto. «Non sono stupito - osserva il romanziere - anzi, non poteva che essere così, essendo Padova sede di un Ateneo importante e una città dove da sempre si legge più che altrove. Inoltre va considerato il fatto che qui la Cultura ha un ruolo da protagonista come conferma il recente sigillo Unesco conferito ai luoghi del Trecento. Scrittura e lettura fanno parte del dna dei padovani e adesso l'obiettivo dev'essere di scalare posizioni in questa classifica». E Cristiano Amedei, titolare della libreria Minerva di via del Santo, ha aggiunto: «Il dato di Amazon è molto positivo, ma prevedibile, in quanto Padova beneficia di una situazione particolarmente fortunata: è sede di una realtà universitaria solida e si caratterizza per l'attenzione diffusa nei confronti dell'arte e della cultura, che risale al passato, ma che è più che mai presente oggi. Ragazzi, studenti e anziani: qui leggono tutti, e se sempre di più, anche se in maniera diversa. Durante il lockdown, poi, l'acquisto di volumi ha subito un'impennata, anche se non è detto che poi siano stati tutti sfogliati. Importante, comunque, è che ci sia questa propensione. L'approccio multiplo, cioè versioni cartacee, digitali, o prestito in biblioteca, mi fa essere ottimista. Oggi i giovanni leggono, e molto, e noi librai lo riscontriamo giorno per giorno».

I festival culturali

Infine Bruna Coscia, direttore artistico della Fiera della Parole. «Numerosi studi - ha commentato - hanno dimostrato la correlazione tra la presenza di festival e l'incremento dei consumi culturali, come ad esempio l'acquisto di libri, gli ingressi ai musei o la partecipazione agli spettacoli. Per questo motivo, quindi, non posso che essere soddisfatta per il primato che Amazon assegna a Padova. Da 12 anni la rassegna di cui mi occupo porta in città i migliori esponenti della letteratura internazionale, e credo che l'ampia partecipazione che la manifestazione registra in ogni edizione abbia poi come effetto di indurre i partecipanti ad acquistare i libri e a leggerli per il resto dell'anno».


«Inoltre - ha concluso - credo valga la pena di sottolineare un fatto: è vero che Amazon fa la parte del leone, ma iniziative come la nostra servono anche a riavvicinare il lettore al libraio. Infatti da sempre abbiamo rifiutato di affidare ad altri, ma abbiamo voluto che restasse in capo a loro, la vendita dei volumi a margine dei nostri appuntamenti».

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Il Gazzettino