Ritorno in classe, l'ultimo "strappo" dei dirigenti: vogliono misurare la febbre all'ingresso

Il primo giorno di scuola a Pordenone
PORDENONE - Scuole che pensano di istituire un “check point” per il controllo della temperatura (andando contro le indicazioni della Regione) e asili che hanno scelto...

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PORDENONE - Scuole che pensano di istituire un “check point” per il controllo della temperatura (andando contro le indicazioni della Regione) e asili che hanno scelto di cancellare la classica dormita del pomeriggio per i bambini e che costringeranno quindi i genitori ad andare a prendere i propri figli appena dopo pranzo, stravolgendo le abitudini di prima. Sono gli ultimi dettagli tecnici che si frappongono come piccoli ostacoli tra queste ore e il vero ritorno generalizzato nelle aule pordenonesi, previsto per domani senza le eccezioni viste ieri. C’è anche il tema, già sollevato su queste pagine alcuni giorni fa, legato ai certificati medici di guarigione in seguito ad assenze prolungate (più di tre giorni) non dovute al Covid. In questo senso è arrivata la precisazione della Regione, che attraverso il vicepresidente Riccardo Riccardi ha ribadito ancora una volta che le linee guida non prevedono la necessità del certificato. Ma molti dirigenti stanno andando avanti per la loro strada, chiedendo comunque il documento. 

PREPARATIVI
In queste ore che precedono il grande rientro tra i banchi, in provincia sono in corso gli ultimi lavori necessari all’adeguamento degli edifici scolastici alla nuova situazione. In città, ad esempio, si montano i gazebo che serviranno allo svolgimento delle attività all’aperto nelle scuole materne. Alle elementari e alle medie, un po’ in tutto il territorio, si limano gli ultimi dettagli. Le mascherine rappresentano un problema, dal momento che basteranno per pochissimi giorni. I banchi singoli della gestione commissariale, invece, in provincia non rappresentano un problema. Saranno usati perlopiù dai professori e dai maestri al posto delle cattedre. 

Il vero nodo sembra essere quello della misurazione della temperatura alcuni istituti, anche a Pordenone, si stanno infatti attrezzando per la rilevazione delle febbre a scuola, mentre le indicazioni regionali e nazionali impongono la misurazione a casa. «Siamo pronti alla partenza - ha spiegato il consigliere regionale Alessandro Basso -, i timori ci sono ma il sistema è attrezzato per affrontare la sfida». Basso domani sarà al fianco del sindaco di Pordenone, Alessandro Ciriani, in un “tour” delle scuole cittadine. Sarà l’occasione per “battezzare” la sfida più importante della coda di questa strana estate. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino