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CAMPO SAN MARTINO - «Valorizzazione della civiltà, cultura e storia dei veneti e in particolar modo della Repubblica Serenissima di Venezia, nel rispetto e nella collaborazione con tutti i popoli, vicini e lontani, fedeli agli esempi e alla storia dei nostri avi». Questo voleva realizzare attraverso la politica Michele Claudio Prosdocimo Gardin, “Michel” per gli amici, ideatore e primo firmatario assieme ad altre tredici persone, dell’atto costitutivo della Liga Veneta, il 16 gennaio 1980 davanti al notaio Giovanni Battista Todeschini di Padova. A Padova, lunedì scorso il 15, giorno precedente del 44. anniversario della fondazione, nella sua abitazione in via dei Mille, a Padova, un infarto tanto improvviso quanto fatale ha colpito Michele Gardin. A nulla è valso ogni soccorso. Aveva 68 anni.
LA FIGURA
Con una formazione artistica poi approfondita con studi di medicina e filosofia, Gardin aveva anche creato anche il simbolo della Liga Veneta: il leone alato d’oro con a lato il libro con la scritta “paxe” su campo azzurro e la scritta “Veneto” sottostante. Ora è inglobato nel simbolo della Lega. Celibe, Gardin ha lavorato come traduttore anche per il Tribunale. Da diverso tempo aveva abbandonato l’impegno politico, non quello di approfondimento storico-culturale.
Era originario di Marsango, frazione di Campo San Martino, dove domani nella parrocchiale alle 20 ci sarà la preghiera di suffragio e venerdì alle 15 saranno celebrate le esequie. Lascia i fratelli Paolo ed Alberto e la sorella Maria Cristina.
Michele Gardin è stato protagonista di un tratto della storia politica regionale ed italiana proponendo, attraverso il nuovo soggetto politico, una spinta indipendentista e la sfiducia verso lo stato centrale. É di due anni dopo la nascita della Lega Lombarda di Umberto Bossi.
IL RICORDO
«Recentemente mi ha ricordato che il nome che voleva dare al partito era Unione Veneta - spiega il fratello Alberto, profondamente legato alla storia della Repubblica di Venezia - Con il suo primo corso di lingua veneta ha dato spunto al professor Manlio Cortellazzo di organizzare un corso di dialettologia all’Università di Padova. Ha dato certamente un impulso alla politica seppur poi ci siano state varie divisioni». «Se ne va un protagonista della Liga Veneta, di quella un po’ romantica che nei primi anni portava avanti rivendicazioni di carattere culturale e linguistico», il ricordo dell’amico Ettore Beggiato. Cordoglio anche dal consigliere regionale della Lega, il cittadellese Giuseppe Pan.
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Il Gazzettino