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BUDOIA - Matt Gannesh Batoukounou Moulounda è cittadino italiano. Dopo il giuramento sabato mattina davanti al sindaco di Pramaggiore, dove ora risiede, nel pomeriggio alcuni amici e rappresentanti della comunità budoiese e non solo si sono riuniti in sala consiliare, per festeggiare l’evento, nel paese dove Matt arrivò ragazzino 17 anni fa. Fu il padre Mederiq Milandou, già in Italia da 13 anni, a decidere per il ricongiungimento familiare, con i 5 figli, tra i 5 e i 15 anni. Matt, allora dodicenne, fu subito inserito a scuola, come le sorelle e i fratelli e accolto dai compagni di classe e dalla comunità budoiese, tra genitori, scuole, scout e parrocchia, oltre ai servizi sociali, che si fecero carico di seguire la famiglia numerosa.
IL PERCORSO
Furono 5 anni felici, fino alla morte del padre da incidente stradale, a febbraio 2011.
LA CONSEGNA
Ci sono stati momenti di forte commozione nella sala consiliare di Budoia, con la consegna della Costituzione italiana da parte dell’assessore Paolo Cimarosti, che ha ricordato come sarebbe importante poter dare la cittadinanza non solo ai maggiorenni, ma anche ai bambini che vivono in Italia da anni. È stata Barbara Giannelli, assessora negli anni dell’arrivo della famiglia congolese a Budoia, a ripercorrere il vissuto, ricordando anche il suo successore Omar Carlon, morto qualche anno fa, che fece un grande lavoro alla morte del padre; e il fratello più giovane di Matt, Jonathan, promessa del calcio e della musica, portato via da malattia oltre un anno fa. La consigliera della parrocchia Fulvia Mellina ha consegnato a Matt un’icona sacra, rappresentante San Giuseppe e il bambino.
IL GRAZIE
Tra lacrime, sorrisi e abbracci è iniziata una nuova vita per il cittadino italiano: «Se ripenso al mio percorso – ha detto Matt – vedo tante difficoltà. Ringrazio tutti, ma proprio tutti quelli che mi hanno aiutato e voi che siete qui a festeggiare con me». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino