Cittadella: il paradiso dei bambini è tra riti, visite, giochi e bandiere

Cittadella: il paradiso dei bambini è tra riti, visite, giochi e bandiere
TREVISO - Mai come in questi giorni si è compresa l'importanza del rito, la commozione di cantare un inno, di vedere issare una bandiera. Ma il racconto degli alpini...

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TREVISO - Mai come in questi giorni si è compresa l'importanza del rito, la commozione di cantare un inno, di vedere issare una bandiera. Ma il racconto degli alpini sarebbe davvero incompleto se a parlare non fossero anche le truppe alpine dell'esercito italiano. Chi cioè non ha scelto solo l'appartenenza ad un corpo, ma anche il mestiere del soldato alpino. Afghanistan, Rigopiano, Baghdad, immagini che scorrono veloci davanti agli occhi, prima ancora dei blindati, del ponte tibetano, di quelle occupazioni che fanno luccicare gli occhi dei bambini. E di bimbi se ne sono visti moltissimi ieri all'inaugurazione della cittadella militare allestita negli spazi dell'ex pattinodromo.

Diligenti, in coda (quasi 120) per salire sul reticolato sospeso o per le prove di arrampicata. Nel cuore della cittadella c'è un quadrato di terra, zolle e piante. Qui il genio alpino spiega come si bonifica un campo minato. «È un'operazione lunghissima - illustrano le truppe ai più piccoli - per avanzare poche decine di centimetri a volte servono giorni. Si passa il metal detector e poi si delimita il corridoio dove si può passare in maniera sicura».
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Il Gazzettino