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CITTADELLA (PADOVA) - Macabra scoperta a poche ore dalle esequie. Si sono vissuti momenti di panico, con l'inevitabile arrivo dei carabinieri. Choc all'obitorio della città murata. Secondo quanto ricostruito dai militari dell'Arma dopo la segnalazione della famiglia di un defunto, si sarebbe verificato uno scambio di bare. In sintesi nei giorni scorsi una famiglia avrebbe dato l'estremo saluto al parente con tanto di funerale e successiva sepoltura, ma dentro la bara ci sarebbe stata una persona sbagliata. Il nodo è venuto al pettine ieri pomeriggio quando una seconda famiglia si è recata in obitorio prima che il proprio caro fosse chiuso dentro la bara in attesa del funerale. Quando è stato il momento dell'ultimo saluto si è verificato un momento di assoluto panico: «Quello non è il nostro caro, non lo conosciamo». Dopo un momento di comprensibile sgomento, è stato chiesto l'intervento delle forze dell'ordine per fare chiarezza sull'accaduto. Una volta raccolta la denuncia di quanto era capitato, è stata subito informata l'autorità giudiziaria. Inevitabile il nervosismo tra i presenti, già gravati dal dolore per la perdita del proprio caro. Già nella giornata odierna bisognerà decidere cosa fare.
LE INDAGINI
L'ipotesi più accreditata è quella che porterebbe all'estumulazione del primo defunto che verrebbe di fatto consegnato ai reali parenti per l'ultimo saluto e per officiare il funerale prima di una degna sepoltura.
A memoria all'obitorio di Cittadella non si sarebbero mai verificati episodi di questa natura. Ora è inevitabile che scatti la caccia al colpevole. Resta da capire se il tutto verrà archiviato come un errore imperdonabile, ma veniale, oppure si decida di andare avanti con le querele e aprire un fascicolo a carico di qualcuno degli addetti ai lavori che potrebbero aver commesso un errore nella procedura. Già nella mattinata odierna, infine, i parenti che ieri pomeriggio si sono trovati in obitorio di fronte ad una salma sconosciuta, torneranno all'obitorio di Cittadella per capire come evolverà questa triste vicenda. Stessa cosa dovranno fare i familiari del deceduto che di fatto deve essere ancora sepolto a causa del disguido. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino