Esibizione criticata. E il prestigioso coro prende e se ne va

Il complesso Ciro Bianchi di Cittadella
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Cittadella - La corale dello storico e prestigioso Complesso bandistico Ciro Bianchi di Cittadella perde i pezzi. Più che dimezzata, con 15 dei 25 componenti che hanno deciso di andarsene, dopo che alle due consigliere del direttivo in rappresentanza del coro (9 i componenti) è stata  ritirata la fiducia. La scelta, giocoforza, ha coinvolto anche il maestro del coro, un professionista esterno, al di fuori delle dinamiche associative. La decisione risale al 14 novembre scorso. «La “deliberazione” sarebbe dovuta, stando a quanto comunicato dal presidente - spiega l’ex consigliere e corista Antonella Guerra - alle contrapposizioni sorte negli ultimi mesi in seno al coro e tra il coro stesso e il Consiglio direttivo, che renderebbero necessario “ripartire da zero” con nuove persone ai vertici. Quasi tutti i coristi, di fronte alla decisione arrivata senza alcuna interlocuzione preliminare né con il coro, né con il maestro, hanno recepito la decisione come un abuso di potere, adottata in spregio ai principi democratici e alla professionalità e del maestro, da sempre apprezzata dai coristi e dal direttivo stesso. Sulla decisione sarebbe pesata anche un’esibizione giudicata dal direttivo non all’altezza da parte del coro al concerto commemorativo della fine della Prima Guerra Mondiale in Teatro Sociale il 4 novembre scorso. Giudizio che i coristi ritengono immotivato e strumentale, visto il successo riscosso e i commenti entusiastici del pubblico. Il coro - continua Guerra - nasce dal nulla due anni e mezzo fa come sezione aggiuntiva della Ciro Bianchi. Formato da dilettanti, con poca dimestichezza con il canto e la musica, è diventato una solida realtà, un coro polifonico, con molte esibizioni al proprio attivo, sia accanto alla banda, sia autonome. Il maestro si ritiene leso nella sua professionalità. Nella fase attuale, dove muoiono molti cori e ne nascono pochi, davvero un cattivo esempio di gestione».

INCARICO

«Non abbiamo escluso nessuno, è stato ritirato l’incarico alle due rappresentanti che poi hanno voluto andarsene e con loro altri coristi. Tra l’altro una delle ex consigliere era d’accordo con la decisione della maggioranza votando le sue dimissioni - spiega il presidente della Ciro Bianchi Pierluigi Battaglia - Quindi, nessuno è stato escluso, sia chiaro. La situazione del rapporto tra coro e complesso bandistico è in discussione da tempo e fa parte di dinamiche interne com’è nella vita di tutte le associazioni. Di fatto nel tempo si è interrotto il rapporto di fiducia con le consigliere, rendendo necessario un azzeramento dei vertici come avviene nelle squadre di calcio. E una delle consigliere era appunto d’accordo e lo ha palesato con il voto. La questione artistica è irrilevante, si è sempre in crescita, è venuta meno la fiducia. Non si può fare ciò che si vuole in un’associazione composta da più componenti. Comunque il coro ha ripreso a fare le prove al lunedì e c’è un nuovo maestro. Invitiamo tutti al concerto di sabato 15 dicembre al palasport con coro e majorettes».
Michelangelo Cecchetto Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino