Studente modello di Fisica stroncato a vent'anni dalla distrofia muscolare

Studente modello di Fisica stroncato a vent'anni dalla distrofia muscolare
CISON DI VALMARINO - Non ce l'ha fatta Stefano D'Agostin. Il ragazzo di Cison di Valmarino strappato alla vita a soli 20 da una forma congenita di distrofia muscolare. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CISON DI VALMARINO - Non ce l'ha fatta Stefano D'Agostin. Il ragazzo di Cison di Valmarino strappato alla vita a soli 20 da una forma congenita di distrofia muscolare.


Stefano è morto lunedì e a diffondere la notizia è stata l'Università di Padova dove il giovane seguiva con profitto alla Facoltà di Fisica dell'Ateneo.

La sua forza è stata proprio questa: seguire le lezioni fino a poche ore dal decesso che ha privato la famiglia di un ragazzo meraviglioso (oltre a mamma e papà lascia anche un fratello) e il Bo di uno studente modello come ha riconosciuto ufficialmente il rettore, Giuseppe Zaccaria: «Un esempio per tutti noi» ha detto il numero uno dell'università patavina.









Stefano D'Agostin era costretto su una sedia a rotelle e spesso collegato ad un apparecchiatura di ventilazione, era ospitato nel collegio universitario di via monte Cengio a Padova dimostrando anche in questo la sua autonomia conquistata nonostante la terribile malattia.



In riconoscimento della dedizione e forza di Stefano, il rettore Zaccaria ha annunciato che si farà promotore per il rilascio di un attestato di studi per il giovane stroncato dal male. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino